UCCISE UN LADRO IN CASA

Fu legittima difesa,
potete restituirgli la pistola

 

Il gip di Milano, Teresa De Pascale, in accordo con la richiesta della Procura, ha finalmente archiviato l’inchiesta che era stata aperta per omicidio volontario a carico di Francesco Sicignano, un pensionato di Vaprio d’Adda, nel Milanese, che nell’ottobre del 2015 aveva ucciso un ladro che si era introdotto nelle sua abitazione. La vicenda si protraeva dal maggio 2016 poiché i familiari del giovane albanese si erano opposti alla richiesta di archiviazione per «legittima difesa» ed avevano chiesto al gip nuovi approfondimenti.

Al pensionato «deve anche essere restituita la pistola» con cui esplose i colpi, si legge nel dispositivo di archiviazione del gip Teresa De Pascale nel quale chiarisce che il pensionato, per legittima difesa, ha reagito «nell’unico modo, in quel momento, possibile» in una «frazione di pochi secondi». Sicuramente la minorata difesa per l’età dell’offeso, l’ora notturna, l’effrazione e tutte le altre circostanze hanno giocato a favore del pensionato.

E meno male che ci si può difendere a casa propria! Chi sceglie di entrare in una abitazione, deve sapere che può incorrere anche nel rischio di non poterne uscire vivo. Chi sta in casa propria deve sapere che può dormire sonni tranquilli e se svegliato di soprassalto deve essere sicuro di poter proteggere se stesso, i propri cari ed i propri beni.

Potremmo tornare a demandare allo Stato la tutela dell’incolumità personale e della proprietà privata quando alle Forze dell’Ordine saranno dati più uomini, più mezzi e norme più incisive per combattere il crimine ed ai giudici leggi più severe per condannare i colpevoli.

Lino Rialti

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