Il 16 aprile del 1973 a Roma un gruppo di militanti di Potere Operaio cosparsero di benzina la porta di casa del segretario della sezione del Msi di Primavalle Mario Mattei e le diedero fuoco. Nel rogo morirono 2 dei suoi sei figli: Stefano e Virgilio Mattei di 10 e 22 anni. Il resto della famiglia riuscì a sfuggire alle fiamme.
Per il cinquantenario di quella che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito «una delle pagine più buie della storia nazionale» si è svolta oggi una solenne celebrazione nella sala della pinacoteca in Campidoglio.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dedicato all’Associazione Fratelli Mattei per le vittime del terrorismo, presieduta da Giampaolo Mattei, uno dei fratelli dei due ragazzi uccisi nel Rogo di Primavalle, un francobollo commemorativo appartenente alla serie tematica «il senso civico».
Il francobollo riproduce i ritratti dei due fratelli Virgilio e Stefano Mattei con sullo sfondo uno scorcio del monumento del Vittoriano.
L’Associazione «Fratelli Mattei»
L’Associazione, nata in memoria Stefano e Virgilio Mattei, vittime della Strage di Primavalle, ha lo scopo di promuovere attività di carattere sociale, politico e culturale al fine di sollecitare la partecipazione popolare, l’impegno civile e sociale dei cittadini senza distinzione di colore politico.
Al centro della sua attività si pongono lo studio, la ricerca, il dibattito, le iniziative editoriali, la formazione e l’aggiornamento culturale nei diversi settori della politica nazionale e internazionale, dell’economia, della finanza, della pubblica amministrazione e dei problemi sociali.
L’Associazione ha come obiettivo principale il compito di aprire confronti storici, giudiziari e sociali sul periodo dei cosiddetti «anni di piombo» per ridare alle vittime, se non la giustizia, la verità e la degna considerazione.
Il testo del bollettino
In Italia nel periodo storico compreso tra la fine degli anni ‘60 e gli inizi degli anni ‘80 si verificò un’estremizzazione della dialettica politica che produsse violenze di piazza, lotta armata e terrorismo e fu definita «Anni di Piombo».
A Roma in un quartiere con grandi problemi economici e sociali, Primavalle, sin dai primi anni ‘50 abitava una semplice famiglia composta da 8 persone: 2 genitori di 47 e 42 anni da sempre impegnati nella politica, e 6 figli di 4, 9, 10, 15, 19 e 22 anni.
Una casa popolare di 45 mq situata al terzo piano di uno stabile.
Il 16 aprile 1973 alle 3:20 venne versata della benzina sotto la porta d’ingresso, un innesco rudimentale che in un istante fece divampare il rogo in tutto l’appartamento.
L’epilogo fu la morte di Stefano di 10 anni e di Virgilio di 22 anni rimasti intrappolati dalle fiamme e una targa di rivendicazione esposta da Potere Operaio «Brigata Tanas guerra di classe. Morte ai fascisti, la sede del Msi colpita dalla giustizia proletaria».
Dopo 33 anni di menzogne giudiziarie e di ingannevole informazione, solo a seguito dell’avvenuta archiviazione del reato i colpevoli hanno confessato il loro delitto.
Oggi si conoscono i responsabili ed il commando composto da 6 persone, di cui 5 non hanno mai scontato un giorno di pena carceraria, mentre un altro, l’unico, ha scontato 2 anni di carcere.
L’Associazione Fratelli Mattei (Afm), in osservanza allo statuto, è totalmente apartitica ed ha il compito di Ricordare e di fare una Memoria che informi ma che non giudichi.
Lucia Mattei, vice presidente Associazione Fratelli Mattei.
La 14a emissione 2023
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Marco Scauro