Che di «gatte da pelare» questo governo ne avrebbe avute diverse, era evidente. E, come oggi fa rabbrividire il termine virgolettato usato, lo stesso effetto è ottenuto da uno degli emendamenti alla Legge di Stabilità recentemente approvata anche dalla Camera dei Deputati, quello che affronta il tema dei cinghiali in città.
L’emendamento sembrerebbe essere stato «infilato», come consuetudine, all’ultimo momento, quello di profonda stanchezza dei membri della Commissione Bilancio. Tanto più che si tratta di una misura non finanziaria, con evidenti criticità sulla pubblica sicurezza.
L’emendamento in questione riguarderebbe lo spinoso problema dei cinghiali in città. Non è così! Modificando la legge 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), si apre un possibile e tragico scenario.
Le prescrizioni della legge 157 del 1992
La legge, proprio perché tende a difendere la fauna selvatica, specie quella protetta, è stata «difesa» dalle grandi associazioni protezionistiche che non hanno aderito all’ultimo referendum abrogativo. Erroneamente, visto che puntava alla sola abrogazione della ormai desueta pratica della caccia. Pratica oggi considerata da tanti inutile, se non dannosa ed estremamente pericolosa.
Ma la politica e le lobby manovrano il destino di cittadini e animali, tutti degni di essere difesi e tutelati, concetto che a volte, sembra sfuggire. Eppure garantire sicurezza, libertà e proprietà privata dovrebbero essere tra le priorità del governo Meloni!
Perché i cinghiali in città
Ma veniamo ai cinghiali, si dice aumentati in numero esponenziale. Perché? Chi ha introdotto specie non autoctone? Esiste una ibridazione? I cacciatori sono la soluzione o il problema?
La verità che dove c’è odore di denaro, non si va tanto per il sottile. Il coinvolgimento dei cacciatori equivale all’affidamento del servizio trasfusionale ai vampiri…
La sicurezza, questo è il fulcro. Non bastano le morti e i ferimenti di cacciatori e non, durante i periodi di apertura dell’attività venatoria, considerati dagli addetti ai lavori «incidenti accettabili» con tanto di copertura assicurativa.
La spazzatura non raccolta
Qualcuno ha idea del «calibro» dei proiettili usati nella caccia ai cinghiali? Evidentemente no! Altrimenti non si penserebbe lontanamente a cacciarli nei centri abitati e nei parchi urbani!
Tenere pulite le città, allontanare e non attirare queste creature che sono in cerca di cibo, non sarebbe meglio?
Preferire metodi non cruenti adeguati e forse risolutivi, all’uccisione, si può fare?
Quello che spaventa sono gli ulteriori risvolti perché la norma parla di fauna selvatica in genere.
E se contadini che già ci stanno provando, chiedono l’abbattimento dei lupi? Ricordo che il lupo, sarebbe un ottimo «regolatore naturale» per i cinghiali di cui si nutre. Da sempre ha convissuto con gli agricoltori, che devono adeguatamente proteggere i loro animali.
Ci sarebbero tanti errori umani da elencare in danno alla natura e biodiversità, tanti pareri di autorevoli scienziati, ma sarebbe troppo lungo e parliamo di Legge di Stabilità, in un momento veramente difficile.
Una certezza: almeno, questo emendamento, avrebbero potuto evitarlo.
Ernesta Cambiotti
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