MILANO

Violentava la nipote neonata.
Arrestato il nonno pedofilo

Arrestato nonno orco: violentava la nipote neonata

 

Arrestato nonno orco a Milano. Un 53enne lombardo è finito in manette è stato arrestato per gli abusi commessi sulla nipote in fasce, che poi mostrava in streaming su una piattaforma online.

Arrestato nonno orco: violentava la nipote neonataDurante la perquisizione della Polizia Postale sono stati trovati oltre 20 video agghiaccianti che documentavano gli abusi, decine di migliaia di file pedo-pornografici con altri minori piccolissimi.

Il nonno orco è stato scoperto grazie all’attività di monitoraggio del web che il Centro Nazionale di Contrasto alla pedo-pornografia online quotidianamente conduce e persegue nell’ambito del contrasto allo sfruttamento dei minori sul web.

Nell’immediato sono iniziate le attività di congelamento del contenuto multimediale e di accertamento dei metadati contenuti in essi, che hanno portato gli operatori della Polizia Postale di Milano a verificare, ahimè l’inequivocabile e scoperchiare questa drammatica vicenda: a violentare la piccola era proprio il nonno paterno, cui la bimba era stata affidata quando la madre era via.

La Procura della Repubblica di Milano, vista la gravità dei fatti ed il conseguente pericolo di reiterazione del reato, ha richiesto ed ottenuto l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare nei confronti dell’uomo, attualmente recluso in carcere.

La pedofilia come perversione e come reato

Letteralmente la pedofilia (dal greco παισ «bambino» e Φιλια «amicizia, affetto ed amore») indica un disturbo della preferenza sessuale avente come oggetto bambini, neonati e prepuberi. In ambito psichiatrico, è catalogata nel gruppo delle «parafilie» ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale e consiste nella perversione sessuale da parte di un soggetto giunto alla maturità genitale per soggetti che invece non sono ancora sessualmente maturi, ossia che non sono ancora in età prepuberale.

La psichiatria e la criminologia distinguono i pedofili dai molestatori e/o con persone che abusano di bambini. Resta però il fatto che la pedofilia è una perversione sessuale dell’individuo o un disturbo psichico: la pedofilia in senso stretto è la deviazione della libido del soggetto, non un comportamento oggettivo.

Vi sono soggetti pedofili che non attuano condotte illecite, come di contro si hanno casi di abusi su bambini compiuti da individui non affetti da pedofilia.

L’utilizzo distorto della Rete

In conclusione, nell’ultimo decennio vi è stato un incremento della produzione, condivisione, divulgazione e/o vendita di materiale pedo-pornografico online, causato dall’utilizzo di internet e delle nuove tecnologie, come le fotocamere degli smart-phone, i social media che ne hanno facilitato la moltiplicazione e divulgazione.

I casi di pedo-pornografia online e di pedofilia sono il 25% in più rispetto all’anno precedente, il 34% raffigurante bambini tra i 7-10 anni ed il 48% tra gli 11-13%, il 20% delle immagini riproduceva stupri e torture sessuali, per lo più ai danni di bambini di età inferiore ai 10 anni ed ai neonati.

La pornografia infantile viene definita come lo sfruttamento sessuale dei bambini, a tal proposito l’ordinamento italiano disciplina il reato di pornografia minorile all’art. 600 ter c.p. introdotto con la legge n.269 del 1998, che punisce condotte diverse che vanno dalla produzione, reclutamento ed induzione a partecipare a spettacoli pornografici, alla vendita, divulgazione e partecipazione a tali spettacoli, finalizzata alla strumentalizzazione sessuale del minore.

Inoltre l’ex art. 600 ter c.p. è applicato anche laddove vi fosse il pericolo di diffusione delle immagini o dei video, applicando in alternativa il reato ex art. 600 quater c.p. ossia la mera detenzione di materiale pedo-pornografico.

Antonella Betti

 

 

DARK WEB

La pedopornografia ora viaggia su Telegram del 15 aprile 2020

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