Sono oltre 4mila i Taser a disposizione delle Forze dell’Ordine dislocate a Roma, Bari, Bologna, Firenze, Milano, Reggio Calabria e Brindisi.
Una copertura lungo la dorsale del territorio nazionale che consentirà di «gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di pericolo».
E il primo intervento ha già sortito gli effetti sperati, a Roma, in via Santa Rita da Cascia, nella borgata di Tor Bella Monaca, a Est del centro storico.
Verso le 23.30 dello scorso lunedì i poliziotti dovevano trasferire in carcere due conviventi, già agli arresti domiciliari, a causa dell’aggravamento della misura cautelare.
La donna ha mantenuto la calma, mentre il compagno no. Appena ha capito che sarebbe finito in prigione, ha reagito tagliandosi con un taglierino sul collo e sul torace e minacciando poi gli agenti.
A quel punto l’uso del taser ha permesso di immobilizzare l’uomo in preda a una crisi violenta. Poi è intervenuta anche un’ambulanza del 118 che ha trasportato l’uomo in ospedale, dove resta piantonato in attesa di essere trasferito in carcere, come la compagna. Adesso la coppia sarà certamente denunciata per resistenza a pubblico ufficiale.
Il costo di ciascun taser si aggira intorno ai 1.600 euro, la fornitura è stata affidata alla Axon Public Safety Germany.
«L’arrivo del Taser rappresenta una significativa garanzia per le forze dell’ordine ottenuta anche grazie alla collaborazione e condivisione dei sindacati della polizia di Stato» afferma il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.
Adesso, conclude, «bisognerà lavorare per introdurlo tra gli operatori della polizia penitenziaria e per gli agenti della polizia locale, opportunità quest’ultima già prevista nel primo decreto sicurezza del 2018 di Matteo Salvini».
Gerardo Valentini