LA STATISTICA DEI REATI

Primati di cui
non essere fieri

 

Il Sole 24 ore ha pubblicato una classifica frutto di una ricerca sulla quantità e le tipologie dei reati commessi e denunciati nel 2016 nelle diverse province d’Italia. I numeri delle denunce risultano in calo, ma si notano differenze tra le tipologie di illeciti commessi nelle diverse realtà locali. Ad esempio gli omicidi sono concentrati soprattutto nelle città meridionali, mentre i furti nelle abitazioni e nelle attività commerciali sono concentrati nel Centro Nord.

Milano risulta essere al primo posto con la maggior incidenza di reati ogni 100mila abitanti con 7.375 illeciti all’anno, che corrispondono a circa 650 al giorno, seguita subito dopo da Rimini con 7.203. Dall’altro lato ci sono Oristano, Pordenone, Rieti, Enna e Sondrio, tutti sotto le 2.300 denunce all’anno ogni 100mila residenti. La media nazionale si assesta a quota 4.105.

La Bat, provincia Barletta-Andria-Trani, è al di sotto di tale media, con 3321 delitti ogni 100mila abitanti, in calo del 8,73% rispetto al 2015, ma detiene il primo posto in Italia per furto di autovetture, 608,3 ogni 100mila abitanti. Un primato di cui non essere fieri affatto, ma più in generale un esempio dell’aumento di una microcriminalità che oramai permea il tessuto sociale anche della provincie più piccole.

A volte per reati considerati minori non corrisponde una condanna tale da far desistere dal commettere tale misfatti. Forse la risoluzione del problema sta sempre nella certezza di pena e basta.

Gaetano Di Terlizzi

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