UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK

Un pellicola autoreferenziale
e fuori dal tempo

Un giorno di pioggia a New York. I due protagonisti sul set con il regista Woody Allen

 

La storia raccontata in Un giorno di pioggia a New York è racchiusa nel titolo, ci sono due giovani studenti che decidono di trascorrere un week end romantico nella Grande Mela. Lui vorrebbe portarla in tutti i luoghi della città che ama particolarmente tenendola, nel contempo, lontana dai genitori, ricchi banchieri, e dai loro stucchevoli e noiosi incontri di beneficenza. Lei però, giornalista in erba, proprio in questo week end ha la possibilità di intervistare un famoso regista per il giornale dell’università.

Un Giorno di Pioggia a New YorkPurtroppo per entrambi la giornata non andrà secondo le loro aspettative, ed il romantico fine settimana si trasformerà in una serie di incontri segnati dalla pioggia e dal destino.

Un compassato film newyorkese che di certo non aggiunge molto alla carriera di Woody Allen. Non ne sconsiglio la visione, sia chiaro, ma la considero un opera sorpassata, di cui si poteva sicuramente fare a meno. Ci si aspettava di più da un autore che di commedie così ne ha firmate a bizzeffe, alcune però, a differenza di questa, di grande qualità. Tra le note positive includo il solito straordinario lavoro di Vittorio Storaro alla fotografia.

Forse è mancato quello che spesso capita di trovare nei film del buon vecchio Woody, quella capacità di divertire e intrattenere senza sforzo alcuno, palesando, anche nei momenti meno intensi, una spinta emotiva e interessante negli interpreti e nelle loro caratterizzazioni.

Potremmo definire Un giorno di pioggia a New York una pellicola fuori dal tempo. Woody Allen sembra quasi non abbia interesse a mettersi al passo coi tempi, a confrontarsi con storie d’amore meno romantiche e letterarie, che possano dire ai giovani d’oggi quello che realmente bisognerebbe dire loro: futuro, sogni, identità, certezze.

Ancora una volta il regista newyorkese corre il rischio di produrre un lavoro autoreferenziale, didascalico, fuori moda e soprattutto, fuori tempo.

Quando imparerà (mai troppo tardi, ahimè) che i suoi personaggi devono avere la loro identità e non vestire i suoi panni a qualsiasi età anagrafica, torneranno (forse) i capolavori di un tempo.

Marco Biccheri

Un Giorno di Pioggia a New York
Regia di Woody Allen, Usa 2019. Con Timotheée Chalamet, Jude Low, Elle Flanning, Diego Luna, Selena Gomez, Liev Schreiber

 

 

 

Le pellicole delle quali vi abbiamo parlato

Se mi vuoi bene, Doctor Sleep, Memorie di un assassino, Joker, L’uomo senza gravità, I due Papi, Tolo Tolo, Il signor Diavolo, C’era una volta a…Hollywood, Parasite, Tolkien, W Django!, Rosso d’Istria, Smetto Quando Voglio: Ad Honorem, The Place, Thor: Ragnarok, It, Blade Runner 2049, Madre!, L’inganno, In questo angolo di mondo, Baby Driver, Dunkirk, Spiderman è tornato a casa!

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