FRANCIA

Sostanze tossiche
nei pannolini usa e getta

 

Uno studio dell’Agenzia francese per la sicurezza alimentare ambientale e del lavoro (Anes) ha scoperto che dei pannolini usa e getta in commercio in Francia sono presenti decine di sostanze potenzialmente tossiche per la salute dei bambini.

La ricerca, la prima del suo generale, i cui risultati sono stati diffusi il 23 gennaio, ha identificato la presenza nei pannolini di glisolfato, di due profumi artificiali, diossine e metilpropil butifenile usati nei cosmetici.

Il glisolfato è ampiamente utilizzato nell’agricoltura e oggetto di accese controversie. Uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) del 2015 lo ha classificato «come probabile causa di cancro».

Premettendo che non esistono ancora studi medici che attestino problemi di salute causati dai pannolini usa e getta, l’agenzia Anes ha affermato che tali rischi non possono essere esclusi, in quanto le quantità di sostanze tossiche rilevate superano i limiti considerati salubri.

Il governo francese ha già convocato i produttori di pannolini usa e getta ai quali è stato intimato di rimuovere in tempi brevissimi (15 giorni) dai loro prodotti le sostanze tossiche individuate dall’Anses.

Nello studio, i ricercatori dell’Agenzia hanno testato 23 tipologie di pannolini, già usati dai piccoli utenti. «Abbiamo calcolato – ha spiegato il vicedirettore dell’Anses Gérard Lasfargues – la quantità di sostanze chimiche assorbite in relazione al tempo di utilizzo di un pannolino e al numero di questi che un bambino utilizza fino ai 36 mesi di età. Infine abbiamo confrontato i risultati con gli standard tossicologici». Ricordando come in Francia il numero dei pannolini utilizzati da ogni bambini oscilli tra i 3.700 e il 4.800, Lasfargues ha specificato che i componenti chimici potenzialmente nocivi per la salute sono stati rilevati anche nei prodotti etichettati come «ecologici».

L’azienda americana Procter & Gamble, produttrice dei Pampers, una delle marche di pannolini oggetto della ricerca, si è intanto affrettata a dichiarare che i suoi pannolini «sono sicuri come sempre sono stati».

Sulla base di quanto scoperto dall’Anses sarebbe opportuno che un’analoga analisi sui pannolini fosse svolta dal nostro Istituto Superiore di Sanità. Non crediamo infatti che i pannolini usa e getta delle principali marche in commercio in Italia siano molto diversi da quelli utilizzati dai bebè francesi.

Ernesta Cambiotti

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