BENI CULTURALI

Restituiti all’Italia
otto lotti di arte antica

 

La nota casa d’aste Christie’s ha restituito all’Italia otto lotti di arte antica e una pagina di un codice miniato usciti illegalmente dal nostro Paese. Alla cerimonia di restituzione che si è svolta il 12 febbraio nella sede dell’Ambasciata Italiana a Londra, hanno partecipato il Ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, l’Ambasciatore d’Italia a Londra Raffaele Trombetta, il Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, l’Amministratore Delegato di Christie’s Guillaume Cerutti ed il Vice Amministratore Delegato della casa d’aste Stephen Brooks.

La restituzione delle opere, resa possibile dal lavoro preparatorio svolto dall’Ambasciata e dal rapporto di fiducia e collaborazione costruito nel tempo con Chirstie’s, riveste grande valore, essendo la prima volta che si avvia un così stretto lavoro di cooperazione tra lo Stato italiano ed una casa d’aste privata. Tra gli oggetti restituiti all’Italia: un’antefissa etrusca in terracotta del VI-V secolo a.C. e un stamnos falisco a figure rosse risalente al IV secolo a.C.; cinque piatti nello stile di Egnazia del IV secolo a.C.; un’hydra apula a figure rosse del 350-330 a.C.; un capitello romano del II secolo d.C., provento di scavi clandestini; un frammento di marmo di sarcofago romano proveniente dalle catacombe di San Callisto; un rilievo romano in marmo con Satiro e Menade trafugato dai giardini di Villa Borghese nel 1985; un’oinochoe greco in pasta vitrea; la pagina di codice miniato.

Questa restituzione rappresenta un importante traguardo nella tutela del patrimonio culturale italiano e testimonia l’efficacia della collaborazione tra il nostro Paese ed importanti istituzioni del mercato dell’arte come Christie’s nella lotta al traffico illegale di oggetti d’arte. Durante la cerimonia è stato sottolineato come sia necessario rinvigorire da un lato l’etica di questo mercato, accertandosi della provenienza di ciascun artefatto prima della vendita dello stesso, e dall’altro l’apparato legislativo in materia, al fine di assicurare pene adeguate a coloro che perseverano nel traffico illegale.

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