IN LIBRERIA

Maria Grazia Ciani,
Le porte del mito

In libreria: Maria Grazia Ciani, Le porte del mito, Marsilio

 

Traduttrice dell’Iliade e dell’Odissea per la casa editrice Marsilio, la grecista Maria Grazia Ciani pubblica ora Le porte del mito. Il mondo greco come un romanzo, con l’intento di trasmettere al lettore le riflessioni, le considerazioni e le ipotesi che la studiosa è in grado di formulare sugli sviluppi incompiuti e sulle innumerevoli suggestioni che la conoscenza approfondita dei classici greci gli ha suggerito.

Maria Grazia Ciani ha tradotto per Marsilio l'Iliade e l'Odissea«Il greco – spiega – è una lingua difficile, corrosa dal tempo, dalla frammentazione delle opere, dai cambiamenti di stile» intervenuti con lo scorrere del tempo. L’approccio ad Omero, Eschilo, ai poeti lirici e ai prosatori successivi è arduo e «richiede sensibilità e pazienza». Ma il lascito dei testi greci è enorme e il loro fascino per chi è in grado di apprezzarlo non è inferiore a quello delle statue e delle rovine dei templi.

Lo testimonia quanto artisti, scrittori e poeti di epoche successive hanno scritto ispirandosi a brani della letteratura greca e che la studiosa dosa sapientemente nel libro, a cominciare dalle parole che Marguerite Yourcenar attribuisce all’Imperatore nelle Memorie di Adriano: «Quasi tutto quel che gli uomini han detto di meglio è stato detto in greco (…) Ho amato questa lingua per la sua flessibilità di corpo allenato, la ricchezza del vocabolario nel quale a ogni parola si afferma il contatto diretto e vario della realtà».

Una parte preponderante de Le porte del mito è ispirato da Omero, e non poteva essere altrimenti. Al poema della guerra, l’Iliade, con Achille dallo scudo forgiato dal dio Efesto, e gli altri eroi dalle armi splendenti, il cozzare degli scudi, le grida di gioia e di dolore dei guerrieri dei due eserciti. E all’Odissea, il poema dell’uomo «non più guerriero, ma sempre coraggioso e tenace» che mira a un solo scopo «tornare a Itaca, alla sua casa, alla sua famiglia».

Ma non c’è soltanto Omero nel libro di Maria Grazia Ciani. Suggestioni ed ipotesi sono ispirate dai diversi punti di vista dei tre grandi della tragedia greca: Eschilo, Sofocle ed Euripide. Dalle variazioni della favola di Orfeo e Euridice nonché dalla storia di Arianna e del possibile «triangolo» con Orfeo e il dio Dionisio.

Sono molti dunque gli spunti di riflessione contenuti ne Le porte del mito. Perché, come afferma la studiosa nella chiusa del libro, nell’«universo del mito tutto può succedere».

Vincenzo Fratta

Maria Grazia Ciani
Le porte del mito
Marsilio, pp.138

 

 

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