CALCIO SERIE A

Promossi e bocciati,
le pagelle del Campionato

Campionato di Serie A. Le pagelle delle prime 11 squadre

 

Il Campionato di Calcio di Serie A 2021-2022 si è concluso con il 19° scudetto al Milan e la retrocessione di Cagliari, Genova e Venezia. Il nostro giudizio sulla stagione delle prime 11 squadre del torneo.

MILAN Voto 10

L'allenatore del Milan Campione d'Italia Stefano Pioli con l'attaccante Rafael LeãoIl Milan torna a vincere lo scudetto dopo 11 lunghi anni e raggiunge con 19 titoli proprio l’Inter. Ha vinto malgrado fosse la meno forte tra le quattro pretendenti al titolo, con relativo il monte ingaggi più basso.

Merito al tecnico di aver valorizzato i giovani impartendo una grande lezione al calcio italiano spendaccione. Maldini, Massara e Pioli sono stati tutti perfetti, una vittoria meritata costruita nel tempo, su tutti spiccano le prestazioni di Tonali e Leao, oltre allo straordinario Maignan che non ha fatto di certo rimpiangere il costosissimo Donnarumma.

L’Inter sulla carta era superiore, ma il Milan ha vinto gettando il cuore oltre l’ostacolo. A volte serve.

INTER Voto 5

L'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi con Lautaro MartinezNon concordo con i positivi giudizi espressi da altri sull’operato di Inzaghi. Gli obiettivi primari della società nel dopo Conte erano andare avanti il più possibile in Champions e bissare la conquista dello scudetto avendo fornito al tecnico, malgrado alcune partenze eccellenti, la rosa più forte del campionato.

Obiettivi però entrambi non raggiunti. E non possono bastare di certo la conquista della Supercoppa (un trofeo da 90 minuti) o della Coppa Italia a compensare il rammarico per la grande occasione sprecata arrivando nel campionato dietro ad un Milan nettamente inferiore.

L’Inter nel girone di ritorno a un certo punto si è letteralmente piantata, ha permesso al Milan di rientrare in lizza e poi si è suicidata nel recupero di Bologna.

Le basi su cui lavorare per tornare a vincere sono più che buone, ad Inzaghi sarà concessa un’altra chance per raggiungere quei traguardi importanti che alla Pinetina pretendono in virtù dell’alto tasso tecnico della squadra.

NAPOLI Voto 6

L'allenatore del Napoli Luciano Spalleti con Lorenzo Insigne che lascia la squadraÈ stato in lizza per il titolo fino a cinque giornate dalla fine poi ha perso il treno scudetto proprio sul più bello, cestinando punti contro la Fiorentina e l’Empoli. Terzo posto finale, ma con la sensazione che si potesse fare decisamente meglio.

Qualche rimpianto la squadra di Spalletti ce l’ha, resta tuttavia la consapevolezza, malgrado la partenza di Insigne, di avere una rosa di giocatori sui quali progettare il futuro. Spalletti ha comunque fatto il Napoli molto più bello e più forte di quello di Gattuso.

JUVENTUS Voto 4

Il tecnico della Juventus Massimiliano AllegriAllegri è un tecnico sbagliato per costruire qualcosa. Ha giocato il calcio più brutto della Serie A pur disponendo di una rosa con un tasso tecnico decisamente alto e pur avendo avuto da gennaio a disposizione anche il super colpo Dusan Vlahovic.

La Juventus non ha vinto in questo campionato un singolo scontro diretto contro le pretendenti al titolo, riuscendo a strappare a malapena uno striminzito quarto posto distante dalle prime tre posizioni.

Ci si aspettava di più dal ritorno di Allegri, il tecnico, tra l’altro, più pagato della Serie A. La Vecchia Signora chiude la stagione a «zero tituli» e con poche certezze per il futuro, con una società dove volano stracci pesanti (vedi Nedved) e con un allenatore che viene confermato solo per il suo ingaggio proibitivo.

LAZIO Voto 7

Il capocannoniere del Campionato del Ciro Immobile con l'allenatore della Lazio Maurizio SarriIl quinto posto finale non delude di certo le aspettative iniziali. Chi l’avrebbe messa all’inizio come quinta forza del campionato?

Sarri ha fatto miracoli all’Empoli ed al Napoli, ma se c’è una volta che ha dimostrato di essere uno dei più bravi è proprio questa in quanto si è trovato all’inizio a dover gestire una squadra che (diciamolo) rifiutava i suoi schemi ed i suoi sostenuti ritmi di allenamento. È dovuto intervenire il presidente Lotito a rimarcare il fatto che il tecnico disponeva di tutta la sua fiducia e che non si toccava.

Rientrato il golpe la squadra si è messa a lavorare bene ed è avanzata a fari spenti, cercando sempre di far gioco, prerogativa irrinunciabile di Sarri.

Ora la parola va al mercato visto che il tecnico si è spesso lamentato delle poche alternative per competere su più fronti e la ventilata partenza di Milinkovic-Savic, dovrà essere necessariamente compensata da un sostituito all’altezza.

ROMA Voto 7

Il tecnico portoghese della Roma José Mourinho con Tammy AbrahamÈ una stagione dalle due facce, se si analizzano soltanto i numeri del campionato, con appena un punto in più rispetto la deludente precedente stagione di Fonseca, (malgrado i cento milioni spesi sul mercato), il giudizio dovrebbe essere negativo, ma non si può non tener conto dei sei arbitri messi a riposo dall’Aia dopo conduzioni di gara che hanno palesemte danneggiato la Roma.

Sono punti tolti che probabilmente avrebbero consentito l’ingresso della Roma in Champions. Poi la conquista della Confederation Cup ha ovviamente dato lustro a tutta la stagione riportando entusiasmo in una città, in un tifo che con la gestione Pallotta era entrato in una fase di rassegnazione.

Mourinho ha unito un popolo attorno a sé, ed ha dimostrato ancora una volta che si può vincere anche non giocando bene, anzi, proprio non avendocelo un gioco. Il suo calcio basico è un po’ antico, ma i risultati arrivano quindi va bene così. D’altronde anche il saggio Mazzone una volta disse: Se ve volete divertì annate al cinema!

FIORENTINA Voto 7

Con una squadra più debole rispetto la scorsa stagione, senza Vlahovic per metà campionato, non solo non si è salvata all’ultima giornata dalla retrocessione, ma ha addirittura ottenuto la qualificazione per la Confederation Cup facendo 22 punti in più rispetto allo scorso campionato.

Un miracolo targato Vincenzo Italiano, un tecnico che in futuro non mi meraviglierei di vedere sulla panchina di qualche big. La Fiorentina ha posto le basi per il futuro e ha tutto il diritto di sognare un ritorno a livelli anche più alti. La parola adesso al presidente Commisso

ATALANTA Voto 5

Fuori dall’Europa per la prima volta nella gestione Gasperini. Un ottavo posto difficile da prevedere, visto come i bergamaschi avevano terminato la stagione precedente e visti i rinforzi estivi del calibro di Musso, Demiral, Zappacosta e Koopmeiners.

È finito un ciclo, è chiaro, Demiral tornerà alla Juve, Zapata e Muriel se ne vogliono andare, Gasperini è confermato ma quando finisce un ciclo a mio avviso si dovrebbe ripartire da zero, tecnico compreso.

VERONA Voto 7

L’inizio deludente con Di Francesco alla guida è stato compensato dall’arrivo di Igor Tudor, che ha condotto il Verona ad un ottimo nono posto, un piccolo miracolo della stagione. Il calcio offensivo di Tudor ha permesso a Caprari, Simeone e Barak di andare tutti e tre in doppia cifra. Il presidente Setti non può che essere soddisfatto, dell’addio di Juric non se ne è accorto nessuno.

TORINO Voto 7

Dopo aver fatto bene a Verona Ivan Juric si ripete anche in granata. Un Toro, organizzato, grintoso. Una squadra totalmente rigenerata, gli obiettivi futuri adesso dipenderanno dalle richieste del tecnico che nutre ambizioni europee.

Si parte dalla conferma di Belotti, per proseguire poi con qualche innesto di livello. Vedremo se Cairo lo accontenterà.

SASSUOLO Voto 6

Non sei una squadra normale se vai a vincere in casa di Inter, Juventus e Milan. La prima stagione di Dionisi non ha deluso le aspettative. Il Sassuolo, anche se nel finale di stagione si è lasciato un po’ andare, ha dimostrato di essere una realtà ormai consolidata.

Anche quest’anno ha messo in mostra i soliti diversi talenti, su tutti, Scamacca, Raspadori, Frattesi e Traorè che probabilmente nella prossima stagione confluiranno verso lidi più prestigiosi (fruttando cospicue plusvalenze). Un plauso alla perfetta gestione societaria di questa squadra.

Marco Biccheri

 

 

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