AMBIENTE
Italia sotto accusa UE su discariche e fogne

Sistemi fognari e depurativi mancanti o inadeguati: una vera e propria emergenza nazionale che a partire dal 2016 costringe l’Italia a pagare multe «salate». La Commissione europea, inoltre, ha deferito mercoledì l’Italia alla Corte di giustizia Ue per la mancata bonifica e chiusura di 44 discariche (23 in Basilicata, 11 in Abruzzo, 2 in Campania, 3 in Friuli Venezia Giulia, 5 in Puglia) che «costituiscono un grave rischio per la salute umana e l’ambiente».

Bruxelles ha anche emesso un parare motivato complementare, ulteriore tappa della procedura d’infrazione, contro l’Italia perché finora non ha messo a norma i sistemi di trattamento delle acque reflue, comprese le reti fognarie, in 758 comuni con più di 2000 abitanti. Il problema, si legge in una nota della Commissione, investe ben 18 regioni e 18 milioni di persone.

Questo nuovo procedimento si aggiunge a due condanne già inflitte all’Italia dalla Corte di Giustizia nel 2007 per circa 300 discariche irregolari e nel dicembre 2014 per 198 discariche.

La Corte di Giustizia ha quindi già condannato il nostro Paese al pagamento di una multa complessiva di 42 milioni di euro all’anno. In più, secondo la sentenza di condanna, si sarebbe dovuto versare una penalità semestrale per i ritardi nelle mancate bonifiche, a partire da un importo iniziale di 42 milioni e 800mila euro.

 

 

Lascia un commento