Va in onda venerdì 8 febbraio, in prima serata su Rai3, Rosso Istria (Red Land), il film del regista Maximiliano Hernando Bruno che racconta del martirio della giovane Norma Cossetto ad opera dei comunisti italo-jugoslavi nell’ottobre 1943 sullo sfondo della pulizia etnica effettuata ai danni della popolazione italiana dell’Istria e della Dalmazia.
Dopo anni di rimozione e di silenzio sulla tragedia delle Foibe, il film sull’omicidio di Norma Cossetto, porta a conoscenza del grande pubblico una pagina della nostra storia misconosciuta e occultata per decenni dalla cultura di sinistra dominante in Italia.
La trasmissione avviene due giorni prima del Giorno del Ricordo, una solennità civile istituita il 30 marzo 2004 «per conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dei dalmati italiani e nell’immediato secondo dopoguerra (1943-1945), e della più complessa vicenda del confine orientale».
È un film duro, sulla realtà delle donne che diventano prede di guerra – madri, mogli e sorelle violate e uccise dalla violenza partigiana –, «mentre i loro uomini non sanno che fare, non sanno come agire, dopo il voltafaccia dell’8 settembre. Un disorientamento, un senso di disgregazione e di angoscia procurato da una data che lacerò non solo l’esercito ma l’intera nazione e che fu doppiamente infausta per gli italiani d’Istria».