Harrison Ford è arrivato a Cannes per la prima mondiale di Indiana Jones e il quadrante del destino in uno degli eventi più attesi del festival della Costa Azzurra.
L’attore era attesissimo sul tappeto rosso del Grand Théâtre Lumière dove si è presentato, prima della proiezione, accompagnato dalla moglie, l’attrice Calista Flockhart.
Insieme a lui, sul red carpet ci sono anche il regista James Mangold e parte del cast: gli attori Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen.
Il film è fuori concorso e la Walt Disney Co. lo distribuirà il 30 giugno negli Stati Uniti.
Un Indiana Jones senza Spielberg e Lucas
L’attore 80enne, che nella pellicola torna giovane con effetti speciali, veste nuovamente i panni del leggendario eroe archeologo per la quinta volta.
«Volevo farlo da sempre, perché avevo intenzione di concludere la storia e portare il personaggio alla fine della carriera. Questa sarà la mia ultima apparizione».
Indiana Jones e il quadrante del destino, quindi, sarà l’ultimo episodio della saga di avventura che lo vedrà protagonista.
Il primo episodio è stato I predatori dell’arca perduta del 1981, poi Indiana Jones e il tempio maledetto del 1984, Indiana Jones e l’ultima crociata del 1989, e infine Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo nel 2008.
Il nuovo film arriva dopo 15 anni ed è il primo senza la regia di Steven Spielberg e con la storia non scritta da George Lucas. Entrambi, comunque, figurano come produttori esecutivi.
L’ottavo film più costoso di sempre
Questo quinto capitolo è, con 294,7 milioni di dollari, l’ottavo film più costoso di tutti i tempi, subito dopo Justice League e Pirati dei Caraibi: Ai confini del mondo, entrambi 300 a milioni di dollari, mentre il più costoso di sempre è Pirati dei Caraibi: On Stranger Tides con 379 milioni.
L’apertura del film sarà ambientata nel 1944, circa otto anni dopo gli eventi dei Predatori e vedrà un giovane Ford affrontare i nazisti in un castello. Vecchi filmati sono stati utilizzati per creare l’illusione, insieme alla giacca originale dell’attore utilizzata nei Predatori dell’arca perduta.
Per ringiovanire l’80enne sono state utilizzate una serie di tecnologie molto avanzate, tra cui un nuovo software di intelligenza artificiale, detto Fran, sviluppato dalla Disney.
Harrison Ford ringiovanito con «Fran»
Con questo nuovo programma si impiegano solo cinque secondi per ringiovanire in modo coerente il personaggio di fotogramma in fotogramma. Il software seleziona le immagini di archivio e le sovrappone a quelle girate oggi.
Il software riesce a percepire quali punti del volto devono essere modificati dall’età che si vuole ottenere e interviene poi per creare o togliere i segni generati dalla vecchiaia.
La stessa tecnologia era stata utilizzata in passato per Robert De Niro in The Irishman e Kurt Russell nei Guardiani della galassia vol. 2. Secondo i critici, però, era poco credibile perché i protagonisti apparivano come rigide versioni di sé stessi.
«Non ho mai amato l’idea, fino a quando non ho visto come è stata realizzata. In questo caso — ha raccontato Harrison Ford — è totalmente diversa da quanto avevo visto in altri film.
Hanno raccolto ogni fotogramma su di me nei miei quaranta anni di lavoro. Posso così recitare una scena e questo software mi mette nella stessa angolazione e luce. È la prima volta che vedo questa tecnologia utilizzata in modo credibile».
Dopo la sequenza retrò la narrazione del film salterà al 1969 ed è in questa epoca che si svolge la maggior parte dell’azione, qui l’attore «torna» alla sua attuale età.
Harrison Ford, prima della proiezione del film, ha ricevuto a sorpresa la Palma d’Oro onoraria. «Sono profondamente commosso per questo riconoscimento» ha detto l’attore, visibilmente commosso, dopo aver ricevuto il premio.
Ai fan di Indiana Jones non resta che guardare il trailer del film mentre attendono l’uscita della pellicola nelle sale italiane.
Angela Alizzi