TRADIZIONI

Dalle Feriae Augusti
alle odierne celebrazioni

 

In Italia il 15 agosto, Festa dell’Assunzione della Madonna, segna il culmine dell’Estate e al tempo stesso ne preannuncia l’imminente fine. L’origine della ricorrenza è però antica. «Ferragosto» deriva da «Feriae Augusti», ossia riposo di Augusto, e indicava una festività istituita, nel 18 a. C., dal primo imperatore di Roma. Ai suoi tempi il termine includeva l’intero mese, nel quale si celebravano i «Vinalia rustica» e i «Consualia», si celebravano i raccolti e la fine dei lavori agricoli con banchetti, balli, mercati e corse di cavalli e altri animali organizzati in tutto l’Impero.

Il tempo prolungato di festività serviva anche all’Imperatore per mantenere i favori del popolo. Tra le celebrazioni solenni, la più importante si verifica il 13 agosto ed era dedicata a Diana, dea della caccia, degli animali selvatici e protettrice delle donne. Durante queste feste, a cui potevano partecipare tutti i cittadini senza distinzione di ceto sociale, i lavoratori porgevano gli auguri ai loro padroni, ricevendo in cambio delle mance.

Con il passare del tempo le «Feriae Augusti» furono abolite, ma la Chiesa Cattolica decise di unire rituali cristiani e tradizioni pagane celebrando il 15 agosto la festa dell’Assunzione in cielo di Maria. Il dogma cattolico fu proclamato da Papa Pio XII il primo novembre del 1950. Tuttavia il Ferragosto aveva cominciato ad acquisire l’importanza che vi attribuiamo oggi durante il ventennio fascista. Nelle giornate del 13, 14 e 15 agosto, il regime organizzava, attraverso le sue associazioni dopolavoristiche, centinaia di gite popolari. Per l’occasione furono istituiti i «Treni popolari di Ferragosto». L’iniziativa offriva la possibilità anche alle famiglie meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine e montane a prezzi contenuti. Si poteva scegliere di partecipare alla «Gita di un sol giorno», recandosi in una località distante tra i 50 e i 100 chilometri, oppure alla «Gita dei tre giorni» e raggiungere un luogo di vacanza distante fino ai 100-200 chilometri. Siccome nelle escursioni non era inclusa la fornitura dei pasti, ne derivò l’usanza di preparare il pranzo al sacco.

Alla vigilia di Ferragosto, per salutare l’estate che volge al termine, si ha l’usanza di accendere grandi falò che hanno lo scopo di scacciare le forze del male e di ritardare l’arrivo della nuova stagione. Altro elemento importante, in questo cerimoniale, è l’acqua, e per questo si ha la consuetudine di accendere i fuochi in spiaggia per fare insieme agli amici il bagno di mezzanotte, dal valore purificatore e propiziatorio.

La giornata di Ferragosto è stata «rivissuta» in diversi libri e film, fra i quali ricordiamo «Scherzi di Ferragosto» di Alberto Moravia, «Il Sorpasso» di Dino Risi e il capolavoro lirico «Pagliacci» del compositore napoletano Ruggero Leoncavallo, ambientato proprio in una calda giornata di Ferragosto nella Calabria del 1865.

Red

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