23 MARZO 1919-2019

Cent’anni fa la nascita
dei Fasci di combattimento

 

Il 23 marzo del 1919 in piazza del San Sepolcro a Milano Benito Mussolini diede vita al Fascismo, quello vero. Tre anni e mezzo dopo, con la Marcia su Roma e il conferimento al Duce dell’incarico di presidente del Consiglio, il nuovo Movimento si fece Stato.

Per un Ventennio l’Italia si scosse dall’ottocentesco torpore sabaudo, il Paese di modernizzò in tutti i settori e si equiparò alle principale potenze dell’epoca con le conquiste coloniali. Il Regime godette di un enorme consenso in Patria e divenne un esempio da seguire soprattutto in Europa.

Poi ci fu il disastro della Seconda guerra mondiale, affrontata senza un progetto strategico nell’illusione che il conflitto sarebbe stato rapidamente vinto dai tedeschi. Vennero così le disfatte militari, i bombardamenti alleati sulle città, l’invasione del suolo nazionale e il consenso del quale il Fascismo aveva goduto rapidamente svanì.

Il biennio 1943-45 fu il peggiore, per il Fascismo e per il Paese: la messa in minoranza di Mussolini e il suo arresto il 25 luglio, l’armistizio e il rovesciamento delle alleanze l’8 settembre; l’Italia attraversata dagli eserciti stranieri, la guerra civile con l’ultima resistenza della Rsi fino al 25 aprile e all’uccisione di Mussolini il 28.

I cento anni dalla nascita dei Fasci di Combattimento sono stati ricordati in Italia in varie maniere, secondo le sensibilità dei diversi soggetti. A Venezia e in altri comuni soprattutto del nord d’Italia sono stati affissi sui muri dei manifesti commemorativi intitolati «100 anni di Giovinezza»; a Milano l’evento è stato celebrato con un concerto del complesso rock alternativo Zetazeroalfa al quale hanno assistito circa duemila persone.

Per l’occasione Il Corriere della Sera, influenzato forse dal successo dal romanzo di Scurati su Mussolini, ha mandato in edicola un libro di Antonio Carioti «Alba Nera» con la prefazione di Sergio Romano.

Infine meritano senz’altro la lettura due articoli apparsi il 23 marzo sulla stampa: Marcello Venezioni, Il Fascismo mille anni fa su «La Verità» e Gabriele Adinolfi, La sfida di chi tornava dalle tempeste di acciaio su «Il Secolo d’Italia».

Vincenzo Fratta

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