IN LIBRERIA: CARLO MASSONI

Il generale
Bizantino

Carlo Massoni, Il generale bizantino, Leonida Editore

 

Il filone sempre vivo dei romanzi storici ambientati nell’antica Roma si arricchisce con Il Generale Bizantino. Cronache di guerra dell’anno Mille di Carlo Massoni, Leonida Edizioni. Il libro si fa notare per due particolarità: l’ambientazione nella parte orientale dell’Impero Romano e la circostanza di essere il pregevole lavoro di esordio di uno scrittore non professionista.

Carlo Massoni
Carlo Massoni

Carlo Massoni è quello che si definisce un «cultore della materia», un appassionato di storia e di cultura greco romana con particolare riguardo all’età tardo imperiale e la civiltà bizantina, la cui attività primaria è quella del chirurgo ortopedico, svolta sia in Italia che all’estero.

Caduto nel 753 d.C. l’Impero d’Occidente, la tradizione romana, sia pure orientalizzata, proseguì con l’Impero Bizantino, dal nome originario della capitale Bisanzio (poi Costantinopoli e infine Istambul). Vivrà settecento anni ancora, prima di soccombere nel 1453 alla conquista dei Turchi Ottomani.

Le vicende raccontate ne Il generale bizantino si svolgono in un momento cruciale per la sopravvivenza dell’Impero e precisamente tra il 985 e il 989 d.C., durante il regno di Basilio II.

L’imperatore Giovanni Zimisce era morto nel gennaio del 976 dopo aver portato a termine la riconquista dei territori bizantini in Siria e Mesopotamia da tempo sottoposti al dominio arabo e consolidato il dominio imperiale dell’intera area balcanica.

A succedergli è il figlio Basilio II, unitamente al fratello Costantino VIII, che dovrà presto guardarsi oltre che dai nemici esterni anche da alcuni personaggi dell’aristocrazia bizantina desiderosi di impadronirsi del trono.

In questo quadro storico si muove il protagonista del romanzo Michele Boezio. È il figlio di un generale fedele a Basilio, giovane, sagace e valoroso, che seguirà l’esempio del padre, mettendo la sua spada al servizio del legittimo sovrano.

Incaricato di delicate missioni per conto dell’Imperatore, Michele risalirà il Dnipro per recarsi a Kiev, alla corte del principe Vladimir il Grande (che nel 989 si convertirà con tutto il suo popolo al cristianesimo ortodosso). Poi attraverso un altro fiume, il Dvina, giungerà nel mar Baltico nell’isola svedese di Gotland, per reclutare un contingente di Variaghi necessario a rinforzare l’esercito bizantino.

Al suo ritorno, promosso generale, sarà al fianco dell’Imperatore nelle battaglie campali che lo attendono a ovest e ad est di Bisanzio.

Vincenzo Fratta

 

 

Carlo Massoni,
Il generale bizantino,
Leonida Edizioni, pp.175

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