SANITÀ
Per l’Oms bene l’Italia
sui vaccini

L’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) ha inviato un documento alla Commissione Sanità del Senato in riferimento all’esame in corso del decreto legge sui vaccini, nel quale si precisa che il «Piano di azione globale per i Vaccini» approvato nel 2012 dall’Assemblea Mondiale della Sanità ed il «Piano strategico globale per il Morbillo» per il periodo 2012-2020 prevedono l’eliminazione del morbillo, della rosolia e della sindrome da rosolia congenita come obiettivo principale. Ad oggi però, il morbillo sta circolando in molti paesi del Vecchio Continente, inclusa l’Italia, ostacolando il raggiungimento dell’obiettivo dell’eliminazione della malattia per il quale si è lavorato molto in questi ultimi anni.

L’ufficio regionale dell’Oms per l’Europa, per bocca del suo direttore Zsuzsanna Jakab esprime preoccupazione per la corrente situazione e l’espansione dei casi di morbillo e di altre malattie prevenibili sul territorio Italiano, anche se riconosce gli importanti sforzi profusi dell’Italia per invertire questa rotta e unirsi alle altre 37 Nazioni europee che hanno con successo interrotto la trasmissione di questa malattia e delle altre prevenibili con i vaccini.

La Risoluzione della 65ª Assemblea Mondiale della Sanità sul Piano d’Azione Globale per i Vaccini ha riconosciuto la vaccinazione come uno degli interventi di sanità pubblica di maggior costo-beneficio e ha incoraggiato i Paesi membri a dare particolare attenzione al miglioramento della performance del sistema immunitario nazionale, in base alla situazione epidemiologica in ciascun paese.

In particolare in merito alla vaccinazione contro il morbillo raccomanda il controllo della storia vaccinale di ogni bambino come precondizione per l’iscrizione a scuola, misura che nei Paesi dove è stata applicata si è rivelata una strategia molto efficace contro il diffondersi di questa malattia in forme epidemiche.

Ricorda come la grande maggioranza della popolazione Europea già guardi con favore alla vaccinazione obbligatoria e che un’adeguata campagnia di informazione, reali circa i benefici e la sicurezza dei vaccini, potrebbe attenuare l’ondata di scetticismo attualmente esistente.

Gaetano Di Terlizzi

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