I sistemi informatici dell’Agenzia delle Entrate sui quali si basa oggi il lavoro dei commercialisti sono continuamente in tilt. Si è toccato il fondo e i professionisti del settore sono ormai sull’orlo di una crisi di nervi.ai abbiamo toccato il fondo!
Se da una parte c’è chi sceglie di specializzarsi in settore altamente competitivi, dall’altra troviamo i più, quelli che tutti i giorni si «spaccano le ossa» per stare dietro a adempimenti resi impossibili da una amministrazione finanziaria sempre più nevrotica e disallineata con la vita reale.
È notizia recente il suicidio di una professionista al nono mese di gravidanza. Alla base del gesto ci sarebbe lo stress legato all’attività professionale, diventato insostenibile.
Oltre ai black-out dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, alle modifiche in itinere di Isa, ai ritardi nell’accesso ai precompilati, con tutti i disagi per case di software e, a cascata, dei professionisti, delle imprese e dei contribuenti un genere, arriva la beffa.
Così l’Agenzia delle Entrate emana una circolare di ben 350 pagine che spiega come adempiere correttamente una scadenza, spirata da sette giorni.
E non è tutto, perché proprio ora stanno arrivando una marea di avvisi bonari, segnalazioni di irregolarità, richieste di invio documentazione e dati, ad esempio per il controllo degli oneri deducibili.
Le associazioni sindacali Associazione nazionale commercialisti (Anc) e Associazione Italiana Dottori Commercialisti (Andc) sono già sul piede di guerra. E l’Anc non si è limitata ad esternare la protesta per i problemi e i disservizi ma ha presentato una denuncia al Garante dei contribuenti (proprio per le richieste di vecchia documentazione nel momento inopportuno e in un breve lasso di tempo).
Sulla situazione un post interrogativo su Facebook anche dal Sindacato Italiano Commercialisti (Sic). Non sarà ora di scrivere la parola fine a tutto questo? Il «cielo è già scuro» e promette temporali se non tempeste…
Ernesta Cambiotti