NUOVA NAVE DELLA MARINA

Intitolata ad un marinaio
eroe di guerra

 

La Marina Militare Italiana ha finalmente intitolato ad un umile marinaio una nave importante. Una Fregata europea multimissione (Fremm), uno dei più moderni gioielli tecnologici della nostra cantieristica, porterà il nome di Spartaco Schergat, uno degli eroi che violarono il porto di Alessandria, la più munita base navale inglese nel Mediterraneo.

Semplice palombaro e poi volontario della Decima Mas di Junio Valerio Borghese, il 19 dicembre 1941 assieme a Luigi Durand de la Penne e i suoi camerati — Vincenzo Martellotta, Antonio Marceglia, Emilio Bianchi e Mario Marino —, Spartaco Schergat si introdusse nella base inglese e fissò l’esplosivo sotto le chiglie delle corazzate nemiche Queen Elisabeth e Valiant. Affondandole assieme ad un caccia (il Jervis) e una petroliera. Un’azione epica che restituì alla Regia Marina, umiliata a Taranto e a Capo Matapam, onore, orgoglio e combattività.

Quando i primi di gennaio la grande nave Schergat è scivolata in mare dagli scali di Fincantieri a Riva Trigoso, gli uomini del Comsubin — i legittimi eredi della Decima — erano presenti con la loro bandiera.

Spartaco Schergat non era solo una medaglia d’oro di guerra. Era anche un esule istriano — nato a Capodistria, dovette fuggire nell’immediato dopoguerra per non essere infoibato — e nel 1949 fu consigliere comunale del Msi nella Trieste occupata dagli anglo-americani e insidiata dai comunisti jugoslavi. Una scelta difficile. Dopo il ritorno definitivo all’Italia della città nel 1954 non cercò altri onori, ne volle fare carriera all’interno del suo partito, ma preferì restare semplice bidello all’Università.

La Nave Spartaco Schergat è la nona fregata Fremm delle dieci previste per sopperire alla crescente vetustà della flotta della Marina Militare. Entrerà «in servizio» nel 2020 dopo un anno di allestimento che verrà completato nello stabilimento di Muggiano di Fincantieri. «Queste fregate – ha detto il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli – sono progettate e realizzate per poter essere impiegate in vari contesti operativi; grazie alle caratteristiche e potenzialità, sono in grado di fornire un contributo di notevole importanza nelle diverse missioni assegnabili. Per le loro capacità di scoperta e per i sistemi di bordo sono in grado di svolgere sia ruoli prettamente tradizionali sia a supporto della collettività in un’ottica di duplice uso».

Pino Lancia

 

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