QUOTA 100 E RICAMBIO GENERAZIONALE

In Bnl 510 assunzioni
nel triennio 2019-2021

 

Dopo che il Governo ha corretto le storture della legge Fornero, riportando la facoltà di andare in pensione ad un più equilibrato rapporto fra l’età anagrafica e gli anni di lavoro effettuati, fissandola in 62 anni di età e 38 di contributi, molte aziende hanno varato piani di incentivazione per favorire le uscite volontarie.

Le imprese hanno il vantaggio di effettuare un necessario ricambio generazionale e al tempo stesso calibrare al meglio il proprio organico. I lavoratori di integrare il proprio trattamento di fine rapporto, assorbendo in quota parte la differenza pensionistica che si produce con l’interruzione «anticipata» del versamento dei contributi.

Per valutare esattamente il vantaggio per aziende e lavoratori, oltre al dato economico, va considerata anche la continua modifica dei processi produttivi determinata dalle nuove tecnologie. Questi continui cambiamenti sono un peso per i lavoratori a fine carriera, e un limite per le aziende rispetto alle potenzialità che può offrire un neoassunto. È di tutta evidenza che un giovane che comincia ora il percorso in azienda sia più disponibile ai cambi di mansione o alla mobilità geografica. Inoltre la sua busta paga è decisamente più leggera.

Per cogliere appieno le opportunità della Quota Cento, l’Ugl Credito e gli altri sindacati presenti nella Banca Nazionale del Lavoro (Bnl) il 16 aprile scorso hanno firmato un Accordo che ha fissato i termini di un piano di uscite volontarie con Quota 100 e Opzione Donna al quale hanno aderito 1020 lavoratori.

L’intesa sindacale prevede che il ricambio generazionale avverrà con la proporzione di un assunto ogni due uscite. Pertanto al termine del triennio 2019-2021 saranno 510 i giovani assunti in Bnl. «Si tratta – spiega il Segretario Responsabile dell’Ugl Ennio Occhipinti – del tasso di sostituzione più elevato del settore». Da alcuni anni, lo ricordiamo, il mondo del credito sta attraversando una profonda ristrutturazione a causa degli effetti combinati della crisi economica e dello sviluppo della rete internet, che ha fatto sostanzialmente scomparire il cosiddetto «margine di intermediazione», che in passato era la principale fonte di utili per le banche.

I sindacati della Bnl hanno espresso in un comunicato la loro soddisfazione per essere riusciti ad intercettare la forte richiesta da parte dei lavoratori che hanno aderito alla campagna di pensionamento volontario e, al tempo stesso, per aver fornito un forte impulso all’occupazione di giovani in azienda ed alla stabilizzazione del lavoro precario».

Pino Lancia

 

Nella foto di copertina un particolare della facciata della nuova sede della Bnl adiacente la stazione Fs Tiburtina. Sopra: i sindacalisti dell’Ugl Credito durante una recente manifestazione unitaria davanti al palazzo della banca.

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