AL VIA IN CILE IL PROGETTO «HARU ONI»

Benzina da aria e acqua,
per l’Eni è l’energia del futuro

Produrre e-benzina da aria e acqua, per l'Eni è il futuro

 

Ottenere benzina tramite la lavorazione di aria e acqua: questo l’ambizioso progetto di un gruppo di aziende, tra cui Eni, che sarà realizzato in Cile. Un futuro che potrebbe diventare realtà già il prossimo anno.

Produrre e-benzina da aria e acqua, per l'Eni è il futuroIl nome del progetto di questa e-benzina ad emissioni di zero è «Haru Oni» e oltre al colosso italiano prevede la partecipazione della tedesca Siemens, che si occuperà della tecnologia, le cilene Ame ed Enap, attive rispettivamente di elettricità e petrolio, e la Porsche che testerà il combustibile con i suoi prototipi.

Al progetto è interessato anche il governo tedesco che ha deciso di investire 8 milioni di euro.

La produzione e la sperimentazione inizieranno il prossimo anno nella fabbrica di Cabo Negro nella Patagonia cilena.

Nelle intenzioni delle parti fin da subito dovrebbero essere prodotti 130mila litri di e-benzina per arrivare poi a 55 milioni ne, 2024 e a 550 due anni più tardi.

Secondo gli scienziati per produrre questo combustibile bisogna prima ottenere l’idrogeno verde scindendo l’acqua in idrogeno e ossigeno, con un processo chiamato elettrolisi, utilizzando energia da fonti rinnovabili; nel caso di Haru Oni, dal vento, che in Patagonia non manca mai ed è sempre fortissimo.

Successivamente, anche se questo processo è ancora in fase di sperimentazione, dall’atmosfera, viene prelevata l’anidride carbonica quindi questa viene combinata con l’idrogeno e produce metanolo, detto e-metanolo perché prodotto senza emissioni.

Dall’e-metanolo, con un’ulteriore lavorazione si arriva alla e-benzina, che può essere bruciata nei tradizionali motori endotermici, ma con due vantaggi: ha zero emissioni nette, perché l’anidride carbonica che emette era stata tolta dall’atmosfera, e non produce ossido di zolfo e biossido di azoto, sostanze nocive per la salute prodotte dai carburanti fossili.

Secondo gli studi alla base di questo progetto dall’e-metanolo si possono ricavare anche e-gasolio per camion, autobus e navi, ed e-cherosene per gli aerei. Insomma, una vera e propria rivoluzione verde.

Fabrizio Di Ernesto

 

 

 

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