IL DILEMMA LAVORO-SALUTE

Da Taranto a Soleto…
fino a Gubbio

Dall'Ilva al Css Combustibile il dilemma lavoro-salute

 

Ci vorrà molto di più della lettera del piccolo Andrea per risolvere il problema dell’Ilva…

Dall'Ilva al Css Combustibile il dilemma lavoro-saluteAndrea è un bimbo di 8 anni e soffre di una rarissima mutazione genetica, provocata da inquinamento. È il più giovane attivista dell’associazione Genitori tarantini ets.

In una pagina di quaderno scrive al Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci: «Il pomeriggio vado in piazza con il monopattino. Se vieni possiamo parlare come fare per chiudere l’Ilva.

L’Ilva di Taranto è una delle realtà industriali che ha contribuito ad inquinare, far ammalare e morire… una delle tante! Ma a chi importa. Prima di tutto il lavoro!

E allora, sempre dalla Puglia arriva la notizia che le associazioni Cittadinanza Attiva, Coordinamento Civico Ambiente e Salute, Forum Amici del Territorio, Noi Ambiente e Beni Culturali e Italia Nostra, hanno depositato il ricorso al Tar di Lecce ad adiuvandum contro Colacem per la richiesta di annullamento dell’Aia accanto al Comune di Soleto, poiché, tra I documenti giacenti al Tar, è emersa una nota del 16 gennaio 2021 in cui i Sindaci richiedono il rinvio dell’udienza «in ragione della pendenza di trattative (… ) con conseguente cessazione della materia del contendere».

La possibilità di accordi tra l’azienda Colacem e le amministrazioni locali e provinciali, non può passare inosservata e rende ancor più importante l’intervento delle associazioni nel processo. E, arriviamo a Gubbio, dove emerge una situazione di difficoltà della Colacem, legata al costo delle emissioni Co2.

A fianco dell’azienda a sostegno dell’utilizzo del Css quale combustibile nelle cementerie si è intanto schierata la Fillea Cgil.

Le dichiarazioni che Elisabetta Masciarri, della segreteria regionale, ha rilasciato in una recente intervista, hanno suscitato reazioni tra chi, invece, ha a cuore la salvaguardia dell’ambiente e della salute, senza dimenticare tutte le altre attività economiche, dall’agricoltura al turismo che proprio dalla buona salute delle matrici ambientali trovano sostegno.

Tanto che in molti, nei Comitati, pensano di non aderire più alla Cgil. Ma si sa, nella Conca Eugubina, nonostante la presenza di due cementifici (impianti insalubri, per definizione) indagini epidemiologiche non se ne sono mai fatte, e, del resto, secondo le rilevazioni di Arpa, le emissioni inquinanti derivano dai caminetti domestici!

Lavoro, salute – salute e lavoro. Quando la scienza, la coscienza e i diritti dei cittadini potranno scalfire questo diabolico binomio?

Ernesta Cambiotti

 

 

 

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