FERMARE IL GLIFOSATO

Altolà degli azionisti Bayer
all’Ad Baumann

 

Siamo tornati varie volte su EdicolaWebTv sulla pericolosità del glifosato, la sostanza contenuta nel diserbante Roundup della Monsanto, l’azienda statunitense produttrice di pesticidi e sementi ogm acquistata lo scorso anno dalla tedesca Bayer.

Nel marzo di quest’anno avevamo riportato la notizia di una seconda importante sentenza di un tribunale Usa che ha riconosciuto il glifosato come agente cancerogeno.

Il giudice, facendo propri i risultati dei più recenti studi epidemiologici, ha accolto l’istanza di un cittadino californiano, il settantenne Edwin Hardeman, che ha utilizzato il prodotto a base di glifosato per trent’anni e si è ammalato del terribile cancro di Hodgkin.

Nell’articolo ci si era anche soffermati sulle responsabilità dell’Unione Europea che continua a permettere l’utilizzo del velenoso prodotto.

Della pericolosità dei prodotti della Monsanto sembrano ora essersi accorti anche gli azionisti della Bayer. Nell’assise generale di Bonn che si è tenuta venerdì 26 aprile, il 55% degli azionisti ha votato contro il consiglio di amministrazione guidato dall’Ad Werner Baumann.

Sebbene il risultato del voto non avrà automatiche conseguenze dirette, resta un segnale chiaro di non gradimento da parte degli azionisti, tanto più che l’anno precedente l’acquisto della Monsanto il gradimento dei soci Bayer per l’operato di Baumann era stato del 97%.

In concomitanza con l’assemblea dei soci, circa cinquecento persone hanno manifestato dinanzi alla sede del colosso farmaceutico tedesco innalzando cartelli contro l’utilizzo del pernicioso erbicida.

Per il momento l’Ad di Bayer intende andare per la sua strada, continuando a ripetere di «essere convinto della sicurezza del glifosato» e annunciando gli obiettivi del gruppo, comprese le sue unità farmaceutiche e di farmaci da banco, che stima per il 2019 in un aumento di vendite del 4%, con un fatturato di 46 miliardi di euro e un utile operativo di 12,2 miliardi di euro.

Per fermare la proliferazione del pericoloso erbicida non resta dunque che «confidare» nella nuova Commissione europea che uscirà dalle elezioni del 26 maggio, che ci auguriamo voglia essere più attenta più attenta alla salute dei suoi cittadini che ai guadagli del colosso farmaceutico tedesco.

Vincenzo Fratta

1 commento su “Altolà degli azionisti Bayer <br>all’Ad Baumann”

  1. Vincenzo Fratta

    TERZA SENTENZA DI CONDANNA NEGLI USA. 14 maggio 2019. È arrivata la terza condanna consecutiva per il diserbante Roundup della Monsanto-Bayer. Una giuria di Oakland, in California, ha stabilito che il colosso tedesco deve pagare 2,055 miliardi di dollari a una coppia che ha usato Roundup per oltre 30 anni e ha contratto il cancro.
    Dei 2,055 miliardi di dollari chiesti dalla giuria, un miliardo di dollari sono di danni punitivi. Si tratta di una cifra elevata che, secondo alcuni osservatori, potrebbe spingere Bayer a patteggiare le innumerevoli cause su Roundup. Un patteggiamento globale che potrebbe valere cinque miliardi di dollari. Contro la società sono state mosse 13.400 cause negli Stati Uniti. Al momento i vertici della Bayer continuano a difendere la «non pericolosità» del diserbante e si sono impegnati a presentare appello in tutti e tre i casi.
    Tuttavia la casa tedesca che è alle prese con la rivolta degli azionisti per l’acquisizione della Monsanto e, dopo la terza sentenza, ha visto il titolo perdere sulla borsa di Francoforte il 6,2%, attestandosi a quota 53,3, euro. 14 maggio 2019.

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