SELCI

Sua Maestà
la Porchetta

 

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo ha inserito la «Porchetta Selciana» fra i prodotti tipici nazionali di qualità. È avvenuto con il Decreto n.1419 del 7 febbraio 2019 che ha aggiornato l’elenco ufficiale dei Prodotti Agroalimentari Territoriali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.60 del 12 marzo 2019.

L’importante riconoscimento si deve tutto all’intuizione, all’intraprendenza e alla determinazione di Damiano Giorgini, giovane selciano discendente da una tradizione familiare che produce porchetta dalla metà del 1800. Damiano ci ha raccontato di quanto sia stato lungo l’iter da seguire per poi arrivare a questo traguardo. Ha iniziato a pensare a questo progetto cinque anni fa circa e come primo step ha segnalato alla Regione Lazio l’alta presenza di produttori di porchetta a Selci. In seguito, i tecnici della Regione si sono recati più volte nell’azienda di famiglia per valutare i vari processi di lavorazione del maiale e accertarsi della qualità del prodotto. Infine, la Regione ha chiesto a Damiano di produrre del materiale, anche fotografico, che potesse documentare almeno 25 anni di attività del paese nel settore specifico. La famiglia Giorgini, grazie alla Pro Loco di Selci e ai cittadini che hanno contribuito a reperire immagini relative alle vecchie edizioni della «Sagra della Porchetta» è riuscita a risalire addirittura a più di 60 anni di produzione, garantendo la storicità dell’evento.

Ma cosa rende la porchetta di Selci un prodotto così speciale? È lo stesso Damiano a svelarci il segreto: «La lavorazione che mantiene intatta l’anatomia del maiale, la speziatura più leggera e soprattutto la qualità del prodotto sono le nostre peculiarità. Infatti noi utilizziamo solo maiali nati, allevati e macellati in Italia che hanno un’età compresa tra gli 8 mesi e un anno di vita. Il passo successivo al quale stiamo lavorando sarà la creazione di una filiera interamente locale».

Dopo tanta attesa arriva la notizia che dà il giusto valore ad un antico prodotto gustoso e genuino.

Giulia Savi

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