Categoria: Nel Mondo

Trump taglia i fondi
al bilancio Nato

  L’amministrazione statunitense di Donald Trump ha deciso di ridurre il proprio contributo al bilancio della Nato, la più longeva alleanza militare della storia. La notizia arriva dai media statunitense che citano come fonti alcuni funzionari statunitensi e della stessa Alleanza Atlantica e dovrebbe essere ufficializzata la prossima settimana in occasione del vertice che si

L’ambasciatore Sondland
mette nei guai Trump

  Si complica la corsa di Donald Trump verso il secondo mandato presidenziale a causa di un impeachment che continua a salire nelle quotazioni dei bookmakers. «Agimmo su ordine di Trump che ci disse di lavorare col suo avvocato Rudy Giuliani. Ci fu quid pro quo, con gli aiuti militari e l’invito alla Casa Bianca

Bimbo muore per denutrizione,
arrestati i genitori vegani

  Non è una fake news, ma è quanto realmente accaduto in Florida. I figli più grandi della coppia erano anch’essi malnutriti, stando alle verifiche come all’interrogatorio svolto dalla polizia statunitense su questi due genitori, rispettivamente di 30 e 35 anni, Ryan e Sheila O’Leary, arrestati dalla polizia locale in Florida, con l’accusa di omicidio

Socialisti senza maggioranza,
successo della destra di Vox

  Domenica 10 novembre si sono svolte in Spagna le elezioni politiche. È la quarta volta in quattro anni e la seconda nel 2019, dimostrando che in una democrazia matura se non c’è una maggioranza politica si dà parola al popolo, differentemente a quanto avviene in Italia, dove, pur di non sciogliere le Camere, si

Morales costretto a lasciare,
vuoto di potere a La Paz

  Non si placano le tensioni in Bolivia dopo le dimissioni del presidente Evo Morales e l’asilo concessogli dal Messico, con il primo mandatario statunitense Donald Trump che ha parlato di «momento significativo per la democrazia». Negli ultimi giorni la capitale La Paz e la città di El Alto sono state al centro di ripetuti

Il ritorno peronista
che non piace ai mercati

  L’elezione di Alberto Fernandez alla presidenza dell’Argentina, ottenuta con il 48,1% contro il 40,4 del presidente uscente Mauricio Macri, ha riportato il peronismo al potere nel paese indiolatino ma la scelta degli elettori non è piaciuta ai mercati che hanno subito presentato il conto. Sul paese grava una forte crisi economica con il Fondo

La Brexit come
la tela di Penelope

  Ancora un rinvio per la Brexit che ora potrebbe avvenire il 31 gennaio 2020, salvo anticipi da escludere o nuovi slittamenti che non sarebbero certo una novità. A Westmister si continua a discutere di elezioni e di come uscire dall’Unione europea, anche se più passano i mesi e più la Ue sembra un carcere

Scontri nel Paese
dopo la vittoria di Morales

  Disordini in Bolivia dopo le elezioni presidenziali che hanno sancito la vittoria di Evo Morales che ha conquistato il suo quarto mandato da Capo dello Stato con circa il 47% dei voti e quindi senza il bisogno di ricorrere al ballottaggio avendone oltre 10 sul suo principale rivale, Carlos Mesa. Gli scontri più gravi

Gli indigeni la spuntano
e il governo fa marcia indietro

  Dopo più di dieci giorni di proteste, iniziate lo scorso primo ottobre, che hanno causato 8 morti, 1500 feriti ed oltre 1300 arresti, in Ecuador il governo del presidente Lenin Moreno ha deciso di revocare un decreto che stabiliva l’azzeramento dei sussidi al combustibile premiando così gli indigeni che per primi erano scesi in

Erdogan non si ferma
e minaccia l’Europa

  E alla fine, che guerra sia! Tra chi balbetta, chi ci ripensa, chi condanna e chi sta a guardare, il terzo (o quarto) gode. È Recep Tayyip Erdogan. Non vedeva l’ora di mettere le mani su quella striscia di terra, anche a costo di sterminare i curdi, tutti i curdi, un popolo che lui,

Sul ritiro dalla Siria
Trump fa marcia indietro

  «Nessun ritiro delle truppe Usa dalla Siria»: questa la scarna e chiara dichiarazione rilasciata in fretta alla stampa dall’amministrazione Trump. Forse così rientra la crisi internazionale esplosa con un tweet del Presidente Usa che aveva ipotizzato un rapido disimpegno degli Stati Uniti dal delicato scenario Siriano. Già l’esercito turco del presidente Recep Tayyip Erdoğan,

Erdogan attacca i curdi
ma si gioca il futuro

  Appare sempre più prossima l’aggressione della Turchia di Erdogan ai danni dei curdi siriani, da sempre considerati dall’uomo forte di Ankara il suo principale nemico. Una mossa che, nel bene e nel male, sembra destinata a decidere per sempre il suo futuro. Erdogan sogna di essere il nuovo Ataturk e realizzare la Turchia 2.0