NOTO

Il gioiello barocco
nato dal terremoto

Noto, capitale del Barocco

 

In provincia di Siracusa, nelle valli che guardano verso il mare gli antichi greci furono tra i primi a capire che si trovavano di fronte ad una terra ricca e dolce. E qui impiantarono le loro colonie. L’antico villaggio di Noto era già esistente e fu poi dominato da tutti i conquistatori che si alternarono in Sicilia.

Noto era già allora uno dei luoghi più belli dell’isola tanto da meritarsi una citazione del celebre geografo arabo Al Idrisi che scriveva nel XII secolo dopo Cristo: «Nûṭus, rocca delle più forti ed elevate, e città delle più belle; vasta d’area, ricca d’entrate, e molto importante, co’ suoi mercati disposti in bell’ordine e coi suoi palazzi torreggianti. Portan acque copiose i fiumi del suo territorio e muovon di molti molini».

La ricostruzione dopo il terremoto del ‘600

Noto, la Porta Reale

La storia recente del borgo però comincia con un evento devastante: il terremoto che a fine ‘600 distrusse l’intera città. Il principe Lanza, commissario alla ricostruzione dell’area, decise a quel punto di ricreare la città chiamando a raccolta i migliori architetti e ingegneri dell’epoca e di dare a Noto un’impronta nello stile barocco che dominava l’epoca. La fastosità dello stile barocco fu però subito addolcita dall’uso di una pietra chiara che ben si sposasse con la luce dell’area.

Un giro in quella che è considerata la capitale del Barocco Europeo può cominciare da corso Vittorio Emanuele e dal suo lungo viale alberato, costeggiato dal Giardino Pubblico. Il corso comincia da Porta Reale: monumentale ingresso che ricorda il più celebre Arco di trionfo.

Ai due lati della Porta, ci sono una torre, simbolo di forza, ed un cane cirneco, nobile ed agile razza siciliana, particolarmente diffusa sull’Etna, a rappresentare fedeltà. Lì vicino si trova Piazza Immacolata, su cui si affaccia una Chiesa dalla facciata barocca, dedicata a S. Francesco con una grande e spettacolare scalinata.

La capitale del Barocco

Noto, l'Infiorata nella terza domenica di maggioNon distante si può visitare anche il museo cittadino ospita una sala medievale, con interessanti reperti provenienti da Noto Antica, come un cristo in alabastro rosa.

Altri luoghi di grandissima bellezza sono il Palazzo Ducezio, sede municipale, e la Cattedrale, con la sua imponente scalinata. Intorno le altre vie principali e vicoli della città sono tutte in stile e raccontano una perfetta armonia di colori e forme.

Sul corso diversi sono locali e bar storici dove ci si può sedere e godersi un latte di mandorla o gustosissimi gelati e granite. Qui la produzione del gelato, dall’antico metodo arabo dello sherbet (sorbetto) incontra i principali prodotti della zona: pistacchio, cioccolato, limone, arancia. Con sapori indimenticabili che possono essere anche trovati nelle celebri granite.

La qualità del cibo può essere comunque provata nei molti ristoranti della zona e negli agriturismi che costellano le campagne della Valle di Noto. Tra i molti prodotti tipici più buoni segnaliamo le scacciate, focacce ripiene di formaggio con prosciutto, salsiccia o spinaci. Le cipolline, invece, sono dei calzoncini fritti di pasta sfoglia, farciti con cipolla, prosciutto, mozzarella e salsa di pomodoro.

Bontà e dolcezza di questa terra che è stata scoperta in tutto il mondo, tanto da far diventare la capitale del Barocco meta di cafonissimi matrimoni di ricchi influencer e miliardari. Ottime opportunità per l’economia locale ma che spesso trasformano tutto in una cartolina, travisando un poco l’incanto dei luoghi.

Il mare di Noto e le città vicine

Le cittadine barocche intorno a NotoPer fortuna non distante da Noto si trova l’omonimo golfo con spiagge e mare bellissimo ed accogliente. In realtà tutta l’area merita gite che si possono fare partendo da un B&B al centro di Noto da un ricco agriturismo o resort della zona.

Intanto Siracusa, anche da Noto è facile raggiungere Ragusa che con la sua parte antica è un piccolo gioiello. Senza dimenticare Modica con la sua cioccolata ormai in tutto il mondo. Molti sono i festival culturali legati alla musica che costellano la primavera e l’estate, dalla musica classica al jazz. Le feste devozionali sia a Noto sia nell’entroterra sono spettacolari e momenti di grande devozione.

Da Noto in buona sostanza ci si può immergere in una Sicilia antica e splendente. Dove ad ogni angolo è possibile assaporarne colori e sapori. Speriamo a breve si risolva il problema idrico perché la bellezza di Noto e della Sicilia intera è patrimonio dell’umanità e va visitata non una ma cento volte.

Domenico Chirico

 

 

I LUOGHI DI BELL’ITALIA

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