SAN QUIRICO D’ORCIA

Un mirabile paesaggio,
che fu set per il Gladiatore

San Quirico e il paesaggio incantato della Val d'Orcia

 

In provincia di Siena, tra i più celebri comuni di Montalcino e Pienza c’è un borgo di grandissimo fascino e tradizione San Quirico d’Orcia.

San Quirico d'Orcia. Gli Horti LeoniniLo si raggiunge percorrendo la via Cassia da Roma o da Siena, immergendosi nel paesaggio perfetto e senza tempo delle colline senesi.

Situato al centro della Val d’Orcia, San Quirico vanta un’origine risalente al tempo degli etruschi, ma il borgo divenne importante nel Medioevo perché si trova sul percorso dei pellegrini che percorrevano la via Francigena.

Il castello e le chiese di San Quirico

San Quirico d'Orcia. La Collegiata dei Santi Quirico e GiulittaTestimonianza di questa lunghissima storia si trova nelle architetture civili e religiose del borgo e delle sue frazioni. A cominciare dall’antico castello di Vignoni, le cui prime tracce sono del XII secolo quando apparteneva alla famiglia Salimbeni ed oggi ancora ha una torre medioevale mozzata ed una chiesa romanica al suo interno.

Tra le chiese, notevoli la Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta o chiesa della Collegiata che è la chiesa parrocchiale principale del comune e sorge nel suo centro storico. Un piccolo gioiello è poi la chiesa di Santa Maria Assunta in stile romanico, situata all’inizio del paese.

Di grande fascino è anche l’Oratorio della Misericordia accanto alla chiesa della collegiata, noto perché ospita la foresteria per i pellegrini che percorrono ancora oggi la via Francigena.

Gli Horti Leonini e Bagno Vignoni

San Quirico d'Orcia. Bagno VignoniLe bellezze dei luoghi però si ritrovano anche nel Palazzo Chigi, che mostra notevoli architetture barocche, ora sede del Comune e nel palazzo Pretorio usato dalla comunità cittadina. Importante tra gli edifici pubblici anche l’Ospedale di Santa Maria della Scala, costruito nel XIII secolo per le cure e l’assistenza ai pellegrini e viandanti che percorrevano la via Francigena.

San Quirico però conserva un’altra meraviglia, ovvero gli Horti Leonini, ampio e spettacolare giardino all’italiana costruito nel 1500 per volontà del signore locale Diomede Leoni. Nella vicina frazione di Bagno Vignoni sorgono terme naturali di grande fascino e dove sicuramente vale la pena fermarsi per godere delle acque termali, pubbliche e private, e dei centri benessere.

La Val d’Orcia patrimonio dell’Unesco

San Quirico d'Orcia. Un paesaggio proclamato dall'Unesco patrimonio mondialeAltri due tesori sono sicuramente il parco dei mulini dove sono custoditi quattro mulini ad acqua utilizzati fino gli anni ’50 ed il viale di cipressi in collina nei pressi del borgo. Ed è sicuramente il paesaggio di colline piene di vitigni, cipressi, ulivi e grano che affascina di più.

Tale è la bellezza e la perfezione che sono molte le produzioni cinematografiche che hanno scelto queste zone per le loro riprese in esterna più belle. Come nel caso di quelle del film Il gladiatore, quando il protagonista sogna il suo ritorno a casa.

Non è un caso che la Val d’Orcia sia stata riconosciuta paesaggio patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.

I cibi della cultura contadina

San Quirico. Una scena del film 'Il gladiatore' girata in Val d'OrciaTanta bellezza come sempre si sposa con tanto gusto. Cibo semplice da cultura contadina toscana accanto all’ottimo vino rosso della val d’Orcia, meno celebre del cugino di Montalcino ma altrettanto buono.

Ottimi i piatti di carne tra cui primeggiano la cinta senese e la chianina, le verdure e la pasta tradizionale della valle, i pici o pinci, specie di spaghetti che richiedono una lunghissima cottura. Il tutto condito con l’ottimo olio locale, aspro e leggero, ideale per la panzanella ed il pinzimonio.  Senza dimenticare il saporitissimo e noto pecorino di Pienza.

Anche non mancano alloggi confortevoli, con sistemazioni di ogni tipo. Dai resort nei castelli a piccole e curate camere in agriturismi ed aziende vinicole. Da segnare in agenda a tal proposito l’Orcia Wine Festival ad aprile, festa arrivata ormai alla sua dodicesima edizione e che promuove i vini locali e le aziende produttrici. Occasione rara di conoscerne molte e degustare. Visto che molti produttori della zona vendono tutto il vino già in botte sul mercato estero.

Ed infatti queste colline meravigliose sono amate da turisti di tutto il mondo, ma vale la pena anche per gli italiani conoscerle e scoprirle. Una gita da fare sicuramente e che riempie l’animo.

Domenico Chirico

 

I LUOGHI DI BELL’ITALIA

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