POZZUOLI

Dentro il Vulcano
nel cuore dei Campi Flegrei

La cittadina di Pozzuoli è un prezioso parco archeologico a cielo aperto

 

Pozzuoli, adiacente a Napoli, non è esattamente un borgo ma una cittadina con ormai circa 80mila abitanti. Conserva però il fascino in alcuni sui rioni del vecchio borgo marinaro e soprattutto della sua storia millenaria.

Pozzuoli, l'antico Rione TerraL’insediamento è di origine greca con un gruppo di coloni che fuggono dall’isola di Samo nel 530 avanti Cristo e costruiscono un primo borgo che chiameranno città dei giusti. È di epoca romana invece il nome Putueoli, intorno al 300 avanti Cristo e da allora rimane un luogo centrale come porto e per la pesca nel golfo che prende il su nome.

Chi visita Napoli dimentica a volte questo borgo bello ed accogliente. Dove il mare si unisce ai vulcani e all’alba ed al tramonto la luce si mescola all’atmosfera sulfurea, creando colori unici al mondo.

L’anfiteatro di Pozzuoli

Pozzuoli. In primo piano l'Anfiteatro FlavioPozzuoli ha monumenti di età romana di grande rilievo a partire dall’Anfiteatro Flavio, a pochi passi dalla fermata della Linea 2 della metropolitana di Napoli, è uno dei maggiori in Italia.

Probabilmente edificato sotto Nerone pare potesse contenere fino a 40mila spettatori. Ma l’antica Putueoli è di fatto un parco archeologico all’aria aperta, se si considera lo stadio dell’imperatore Antonino Pio, la necropoli romana ed il tempio di Augusto incorporato dentro la cattedrale dedicata al martire locale San Procolo.

Noto in tutto il mondo è poi il Macellum di Pozzuoli, ovvero il mercato, denominato anche Tempio di Serapide. Si tratta di uno dei mercati romani meglio conservati e continuamente meta di molti studiosi.

L’antro della Sibilla Cumana

L'Antro della Sibilla CumanaArrivando in zona però non si può mancare una visita a Cuma ed allo spettacolare antro della Sibilla. Importante per i cultori della storia romana è il Lago di Averno, considerato dagli antichi l’entrata nell’Ade, gli inferi della mitologia greca e romana. Citati anche da Omero e Virgilio era luogo di culto veneratissimo.

Il lago è stato a lungo proprietà della camorra fino al 2009 quando è stato essere sequestrato Direzione Investigativa Antimafia (Dia). Si attende ora una sua restituzione che consenta la piena fruizione pubblica di un tale patrimonio dell’umanità.

Il mistero del lago di Averno è legato all’area sulfurea e demoniaca che lo avvolge e che raggiunge il suo massimo facendo un’escursione nella celebre Solfatara di Pozzuoli a tre chilometri dal centro cittadino.

La Solfatara è un vulcano attivo ma che non erutta da circa 2000 anni, caratterizzato da elevata temperatura del fondo del cratere, in cui si registrano attività di fumarole di anidride solforosa e getti di fango bollente.

Il bradisismo dei Campi Flegrei

Pozzuoli. Il Lago d'AvernoTutta questa attività vulcanica peraltro genera il cosiddetto fenomeno del bradisismo, ovvero un lento movimento della terra che interessa da sempre Pozzuoli e tutti i Campi Flegrei. E che ha determinato anche l’evacuazione del famoso Rione Terra, uno dei luoghi storici assolutamente da visitare nella cittadina.

Il Rione rappresenta l’insediamento originario del borgo ed era abitato sin dal II secolo avanti Cristo, trovandosi su una roccia tufacea che affaccia nel porto. Evacuato a partire dagli anni ’70 del 1900 per il rischio sismico e problemi di degrado è stato recentemente restaurato e restituito alla sua bellezza, con antiche case e chiese che sovrastano pavimentazioni e mosaici romani.

Un gioiello a picco sul mare, come del resto le vie sottostanti del porto dove non mancano ottime trattorie di pesce e vicoli con case di pescatori e portuali dove è sempre piacevole perdersi.

Le tre feste religiose

Numerose sono le festività religiose a parte dal Santo patrono Proloco a novembre, san Gennaro in settembre e grande devozione hanno i pescatori per la Madonna dell’Assunta, protettrice della gente di mare, ad agosto quando oltre alle processioni in mare si aggiunge il «palo di sapone».

Si tratta di una competizione che si svolge nell’area del porto, dove viene sistemato un palo in legno di 15 metri, cosparso di sapone. Sul palo sono posizionate 3 bandierine, corrispondenti ad altrettanti gradini del podio, e vince chi, camminando sul palo scivoloso, riesce a prendere una delle tre bandierine.

Spettacolo suggestivo come ogni angolo di questa terra che già gli antichi greci resero mitica e che vale sempre la pena visitare.

Domenico Chirico

 

I LUOGHI DI BELL’ITALIA

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