PALINURO

Il mito turistico
dei magici anni Ottanta

Capo Palinuro, il cui nome deriva dal mitologico nocchiero di Enea perito in questo tratto di mare

 

Camminare per le strade del piccolo borgo di Palinuro è ancora oggi una vera immersione nel clima delle vacanze degli anni Ottanta del secolo scorso.

La statua di Palinuro, nocchiero di EneaIl pattinaggio, le sale giochi con biliardi e biliardini oltre che i videogiochi, il gelato a passeggio, lo struscio sul corso tra negozi nuovi ed alcuni che sembrano rimasti ancora fermi a quel mondo. Come le pasticcerie dove la mattina si fa tuttora la fila per la bomba alla crema o la famosa graffa piena di zucchero, nonostante anni di demonizzazione degli zuccheri.

In realtà Palinuro, il cui nome deriva dal mitologico nocchiero di Enea, è una frazione del borgo collinare di Centola e solo a partire dal 1700 comincia a svilupparsi come nucleo abitativo intorno ad alcuni casali agricoli ed al porto dei pescatori. Erano presenti torri di guardia contro le incursioni saracene e più tardi a capo Palinuro fu installato il faro ma la parte dei residenti è stata molto ridotta sino al ‘900.

Dal boom turistico all’abbandono

È stato il turismo il vero volano dello sviluppo dell’area anche se con tutti i limiti di una crescita che un tempo si immaginava risolutiva per ogni male ed invece poi si è spesso trasformata in occasione di devastazione del territorio. È il caso del primo Club Med che fu creato negli anni ’60.

Era una perla per i turisti italiani ed internazionali che poi, dopo chiusura e fallimento, divenne luogo di costruzioni abusive. Tutt’ora sono visibili alcuni ruderi non ancora abbattuti.

La bellissima costa di Palinuro ed il suo entroterra è tutt’ora così tra discoteche abbandonate che raccontano i fasti degli anni d’oro, costruzioni vecchie e scorci di grande bellezza. Terreni rigogliosi e case di cemento brutte e troppo vicine al mare.

La bellezza dell’area delle saline

La costa di Palinuro è ricca di grotte e belle spiaggeTra le tante bellezze sicuramente c’è l’area delle saline con le sue spiagge di scogli bassi ed alcuni campeggi a gradoni discendenti verso il mare e che hanno grande fascino anche per i meravigliosi tramonti che si possono godere.

La spiaggia della Marinella con la vicina baia del Buon Dormire è altro luogo dove si possono fare dei bei bagni. Affianco si trova la spiaggia detta della Molpa con le sue piccole pietre ed un fondale subito profondo con acqua gelida.

Alle spalle un costone enorme di roccia usato anche dagli arrampicatori che amano scalarlo sentendo dietro di sé il vento del mare. L’intera costa è piena di grotte ed archi naturali, molte visitabili con le barche che si possono affittare nel porticciolo di Palinuro.

La spiaggia del Mingardo

Palinuro. La spiaggia del MingardoAltra località molto bella è sicuramente la lunghissima spiaggia del Mingardo che va verso Marina di Camerota e comincia sotto un enorme costone roccioso detto l’arco naturale. Da anni il mare è sempre bandiera blu e sono tante le famiglie che scelgono la zona per fare vacanze.

Accanto alle più recenti sup e kayak si vedono ancora tanti pedalò con cui intere famiglie si divertono ad andare a largo a fare tuffi e c’è tanta spiaggia libera dove piantare in libertà il proprio ombrellone o in alternativa dei lidi ben attrezzati dove rilassarsi.

Il centro di Palinuro ha anche alcuni palazzi del ’700 ed un antiquarium con reperti archeologi recuperati in zona. Del resto un tempo queste erano le coste della Magna Grecia e non lontana c’era la città di Elea, ora sito archeologico, dove operava Parmenide uno dei più importanti filosofi dell’antichità.

Le attrazioni culinarie di Palinuro

In realtà il centro di Palinuro, reso durante l’estate pedonale, è piacevole per una passeggiata per i suoi negozi e le sue atmosfere ferme agli anni ’80 e per il ritmo blando e sereno di chi fa ancora la villeggiatura nelle molte seconde case e non solo vacanze mordi e fuggi.

Un posto così godibile ha chiaramente diverse attrazioni culinarie. Non mancano pizzerie rinomate o agriturismi dove assaporare i prodotti di una terra generosa. In località Isca delle Donne ce ne sono alcuni immersi nel verde dove, durante l’estate, si può assaggiare un’indimenticabile parmigiana di melanzane.

Le produzioni di vini poi in tutto il Cilento sono cresciute molto in qualità e vale la pena accompagnare melanzane e peperoni con i rosé prodotti in zona. In realtà avendo Palinuro una paranza di pescatori che esce ogni giorno e delle ottime pescherie vale la pena comprare del pesce fresco al mattino e cucinarselo da sé.

Durante l’estate poi l’ente per il turismo organizza anche concerti e spettacoli e Palinuro si riempie di persone anche dalle località vicine che si vengono a godere il fresco della sera nella sua baia.

Se si vuole fare una vacanza senza troppi fronzoli ma molto piacevole sicuramente questa è una destinazione semplice, accessibile e molto piacevole. Anche ritrovando la spensieratezza, sicuramente incosciente, degli anni Ottanta.

Domenico Chirico

 

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