Il centro del piccolo borgo di mare di Marina di Camerota è un inno alla liberazione del Sud America. Una statua di Simon Bolivar, il «Libertador», che lottò per l’indipendenza del continente dalle nazioni europee, il corso intitolato a lui e poi richiami frequenti al Venezuela ed all’Uruguay.
Del resto, la storia del borgo in provincia di Salerno è recente perché come molti comuni marittimi della zona nasce solo nell’Ottocento, finite le continue incursioni dei pirati saraceni che per secoli avevano minacciato le coste e le sue popolazioni.
Un piccolo agglomerato di case di contadini e pescatori fu trasformato nel diciannovesimo secolo nell’attuale Marina di Camerota ma ben presto cominciarono le grandi migrazioni che per più di un secolo hanno funestato la storia d’Italia. E tuttora purtroppo continuano dal sud del Paese.
All’epoca molti cittadini del piccolo borgo andarono appunto in Venezuela ed Uruguay e legarono il loro destino alla storia di quei luoghi ed alle lotte per la liberazione di quei popoli.
Le tredici Torri di avvistamento
La storia relativamente recente di Marina fa si che i monumenti di interesse siano pochi. C’è sul porto un bellissimo palazzo marchesale che però ora verso in uno stato fatiscente.
Decisamente meglio tenuto è invece il Palazzo Talamo, proprietà ancora oggi dell’omonima famiglia di ricchi mercanti di pesce originari di Positano. È un palazzo del 1786 poi rimaneggiato varie volte e che fa bella mostra di se nel borgo.
Altre opere civili di rilievo sono sicuramente le tredici torri di avvistamento che costellano tutta la costa e che proteggevano i borghi dell’interno dalle scorrerie dei saraceni, con costruzioni a partire dal 1200 fino al 1500. Alcune sono diventate abitazioni private mentre altre sono ruderi che si possono visitare a piedi.
La Baia Infreschi
I veri tesori però dell’area sono naturalistici. A partire dalle baie dal mare cristallino, tra cui la celebre Baia Infreschi. Pluripremiata località a sud di Marina di Camerota e raggiungibile ogni giorno con tour guidati che partono dal porticciolo del borgo.
Altra destinazione nella stessa direzione è la baia di Pozzallo, dotata anche di un chiosco dove si possono mangiare delle ottime alici fritte – tra le specialità pescate nella zona.
A nord di Marina di Camerota, andando verso Palinuro, ci sono moltissime spiagge di grande bellezza ma sicuramente la più celebre è quella del Mingardo con i suoi archi naturali e l’acqua sempre fresca. Alle spalle della spiaggia di sabbia e sassi c’è una grande pineta in cui ci sono diversi campeggi dove si può ritrovare lo spirito delle vacanze di un tempo a base di biliardino, pedalò e gelato.
Le grotte di Lentiscelle
Diverse e molto belle anche le grotte disseminate su tutta la costa, belle da esplorare sia con la tanto di moda Sup o con un kayak o la barca ed il gommone. Le grotte della zona di Lentiscelle sono particolarmente belle e qui temporaneamente fu ospitata anche il Leone di Caprera, una goletta che a fine Ottocento attraversò l’Atlantico da Montevideo a Livorno.
La goletta porta uno dei nomi eroici dati a Garibaldi ma in realtà sostò per un periodo nel borgo di Camerota perché uno dei 3 membri dell’equipaggio, Pietro Troccoli, era cittadino del borgo, emigrato da ragazzo anche lui in Uruguay.
Tanta bellezza di mare è accompagnata da un ampio sistema di accoglienza che coinvolge tutta la costa ed il borgo stesso. Con campeggi, hotel e diversi villaggi turistici, alcuni molto noti per sia per le gite scolastiche, sia per le scuole di vela per ragazzi e per l’offerta di pacchetti rivolti alle famiglie. Non mancano anche occasioni di fare immersioni e di noleggiare in proprio barche per esplorare le coste.
Il cibo è come sempre ottimo, trovandoci ancora nel cuore del Cilento, con alcune prelibatezze di mare pescate in loco e con prodotti tipici dell’entroterra tra cui va segnalata la buonissima mozzarella nella mortella. Una specialità di mozzarella insaporita con il mirto.
Diverse le feste patronali e religiose e sicuramente la più interessante è quella di San Domenico che cade il 4 agosto e comincia quattro giorni prima con mercato, giostre e l’intero paese in festa. Un’ottima occasione per scoprire quest’altro angolo di mare del nostro meraviglioso paese.
Domenico Chirico