CASTEL MORRONE

Le Termopili d’Italia
secondo Garibaldi

Castel Morrone, tra storia, geologia e fichi d'India

 

In molte città italiane si trova via Pilade Bronzetti o via Castel Morrone e spesso si è persa la memoria del perché sia stato scelto questo nome. In realtà fu Giuseppe Garibaldi in persona a coniare questa definizione per il piccolo borgo del casertano che si chiama appunto Castel Morrone.

La battaglia del Volturno 1860 nei pressi di Castel MorroneQui si svolse nel 1860 una della più dure ed epiche battaglie per l’Unità d’Italia.

I garibaldini fermarono la controffensiva dei borbonici verso il Volturno arroccandosi nel castello del borgo e combattendo fino all’ultimo sangue. Guidati dal maggiore Pilade Bronzetti, anche difendendosi all’arma bianca, riuscirono a bloccare l’avanzata dell’esercito borbonico diventando poi eroi paragonabili agli spartani che alle Termopili difesero l’avanzata dei persiani verso la Grecia.

Lo sguardo sulla piana del Volturno

Castel Morrone sorge infatti in un luogo strategico perché dal Monte Castello, che sovrasta il borgo, si può vedere tutta la piana del fiume Volturno, i monti tifatini, i monti del Matese e nei giorni senza foschia il Golfo di Napoli.

Un luogo incantato che affonda le sue radici appunto nel castello i cui primi resti risalgono al III secolo avanti cristo ed oggi sono ancora visibili dei ruderi medioevali.

Ai piedi l’attuale borgo che conserva però la struttura del villaggio sannita, con nove insediamenti tra loro collegati e federati ma ognuno non sua autonoma struttura. Degli antichi sanniti si conservano anche delle mura megalitiche, visibili in due zone del paese.

Dai Sanniti agli ozi di Annibale

Castel Morrone. Il rudere del castello e la chiesa dedicata alla MadonnaNei secoli Castel Morrone ha accolto parte dell’accampamento del cartaginese Annibale per i famosi «ozi di Capua» e poi è diventato uno dei feudi più pregiati del Regno di Napoli sia per la sua ricchezza di acqua sia per la sua terra rigogliosa e ricca di colture di ogni genere.

A partire dal 1600 sono poi sorti il Palazzo Ducale, il palazzo Bonito ed il palazzo Alzone che costituiscono le dimore storiche del borgo. Accanto ad essi alcune interessanti chiese e la Casa Museo Laboratorio della Civiltà Rurale, luogo di interesse regionale, che conserva ed espone al pubblico documenti e materiali relativi al territorio ed alle sue tradizioni di paese rurale.

Le due Comole di Castel Morrone

Castel Morrone. Una delle due Comole, le voragini carsiche più grandi d'ItaliaOltre ai beni artistici in realtà il borgo è famoso per le sue due Comole, depressioni carsiche tra le più grandi d’Italia e raggiungibili attraverso dei bei sentieri che partono dal paese. La «Comola Piccola» è un cratere che richiede la massima attenzione perché è nascosto da una fitta vegetazione ed è a forma di damigiana con un’apertura di circa 30 metri di diametro, è profonda circa 100 metri.

La Comola Grande invece, meno pericolosa della precedente, è certamente più spettacolare perché è un enorme cratere che spacca il fianco della collina per circa 250 metri di diametro, con una circonferenza di quasi 800m ed una profondità che va dagli oltre 280m. Un piccolo paradiso per gli speleologi e gli escursionisti alla ricerca di luoghi meno noti e da esplorare.

L’olio, i fichi d’India e la gara dei Solchi

Castel Morrone. La gara dei SolchiMa Castel Morrone è celebre anche per il suo ottimo olio, ancora tutto di produzione familiare e poco commercializzato, e per i frutti della sua terra che si possono trovare presso i contadini del luogo.

Tra questi il fico d’India per cui si fa ogni anno una sagra ad inizio settembre. Ma la vera festa del paese è la gara dei Solchi.

Festa antichissima ed ancora molto vissuta celebra l’8 di settembre la devozione alla Madonna della Misericordia tracciando sulle colline circostanti il paese dei lunghi solchi nei terreni e propiziatori alla semina. I solchi vengono poi illuminati e sono visibili dal Monte Castello.

Una commissione guidata da tecnici ed anziani contadini giudica quale sia il migliore. Il paese si riunisce intorno a questo rito contadino e celebrando la devozione mariana e verso la terra.

Per fortuna tutte queste produzioni contadine si possono assaggiare in alcuni ottimi ristoranti della zona, tra cui quello del Palazzo Ducale. Senza dimenticare il forno e la pasticceria del paese. E non lontano da Castel Morrone ci sono anche alcune famosissime pizzerie come Pepe in grani a Caiazzo, nonché agriturismi ed aziende vitivinicole di pregio che hanno reso la valle del Volturno luogo di vini pregiati come il Pallagrello.

Il bel borgo contadino di Castel Morrone è facilmente raggiungibile da Caserta e merita una visita durante una gita nella zona, soprattutto se si vuole riscoprire la bellezza dell’Italia contadina e ricca di prodotti genuini e di bontà e gusto antichi ed ormai rari.

Domenico Chirico

 

 

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