DUINO

Il borgo della poesia
amato da Rilke

Duino, il borgo della poesia amato da Rainer Maria Rilke

 

Il poeta Rainer Maria Rilke amava passeggiare per le strade del piccolo borgo di Duino e perdersi nei suoi sentieri tra mare e scogliera a picco sul golfo di Trieste. Si ispirò ai suoi panorami mozzafiato per comporre infatti una delle sue opere più celebri, Le elegie duinesi, per cui è ricordato ed apprezzato.

Ed è difficile dare torto al poeta passeggiando per le strade del paesino, situato a pochi chilometri da Monfalcone e facilmente raggiungibile, con il trasporto pubblico efficientissimo della Regione Friuli Venezia Giulia, sia da Trieste sia dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari.

Il castello dei principi Torre e Tasso

Il castello dei principi Thurn und Taxis, poi divenuti Torre e TassoDuino è in parte arroccato su una scogliera su cui sorge il maestoso castello dei Principi di Torre e Tasso. In parte si estende sia verso il mare con un caratteristico porticciolo sia verso l’entroterra del Carso.

E proprio partendo dal Carso è naturale aggirandosi per i sentieri che circondano Duino pensare ad Ungaretti ed alle sue poesie che ricordavano la prima guerra mondiale, giocata in buona parte su quelle colline.

«È il mio cuore il paese più straziato» scriveva appunto il poeta ricordando la grande guerra nella poesia dedicata alla vicina San Martino. Guerra di cui si trovano tracce ovunque facendo escursioni naturalistiche in queste aree in cui, per fortuna, nei decenni la devastazione ha lasciato spazio a vitigni eccezionali ed a sentieri tra colline dolci ed accoglienti.

Il borgo di Duino si è comunque sviluppato in passato intorno al castello dei principi Thurn und Taxis, poi divenuti Torre e Tasso, celebri per essere stati gli inventori dei primi sistemi postali europei a partire dal 1400 e dei primi servizi di trasporto passeggeri più strutturati (da qui pare anche l’origine della parola taxi).

Tanta storia e ricchezza non potevano che far si che il castello di Duino, tuttora proprietà dei principi, sia spettacolare. A picco sul mare e con annesso un giardino e piccolo museo con i cimeli di famiglia. Cimeli che però riguardano la storia d’Europa essendo i Torre e Tasso imparentanti con i reali d’Olanda, cugini dei Windsor, discendenti dei Bonaparte e dei reali di Grecia.

Le vestigia di questo passato si respirano nelle sale del castello, da cui terrazze meravigliose affacciano a picco sul mare. Il castello poi ospitava ad inizio novecento oltre Rilke, anche d’Annunzio, Eleonora Duse, ed il fior fiore della cultura italiana dell’epoca. Ognuno ha lasciato una sua piccola traccia che contribuisce al fascino del luogo.

Il porticciolo di Duino

Spettacolari al castello anche i bunker che affacciano sul mare, costruiti dai nazisti durante la seconda guerra mondiale e che ricordano come ci si trovi sempre su una frontiera. Accanto poi al castello nuovo sorge quello vecchio, anch’esso su un alto scoglio che domina il mare. Si tratta di un maniero dell’XI secolo che per bellezza e posizione non ha nulla da invidiare a quelli della Cornovaglia.

Il paese di Duino offre poi la possibilità di fare un bagno al porticciolo, dove alcuni ristoranti offrono ottimi piatti a base di pesce ispirati alla cucina veneta e pregiati vini del Carso, istriani e friulani. Tra cui vanno sicuramente assaggiati il Terraneo, la Vitovska e la Malvasia. Ogni pasto può essere poi sempre chiuso dalle pregiatissime grappe della regione, patria della migliore produzione italiana.

Il sentiero Rilke

Per chi invece volesse esplorare a piedi, in bici o in auto il Carso è facile imbattersi nelle Osmizze, le tipiche «fraschette» gestite dalla minoranza slovena dove si assaggiano ottimi vini, formaggi e salumi di produzione artigianale. A piedi vale sempre la pena percorrere il sentiero Rilke, che da Duino arriva a Sistiana e costeggia tutta l’alta scogliera tra macchia mediterranea e panorami eccezionali sul mare e sul castello.

Duino infine ha una particolarità che lo rende un borgo tuttora popoloso. Qui sorge il Collegio del Mondo Unito, scuola internazionale che ha come scopo la promozione della pace e della convivenza e dove ragazzi da tutto il mondo possono frequentare gli ultimi due anni di liceo attraverso borse di studio.

Tra i molti turisti austriaci e tedeschi, gli abitanti sloveni ed italiani del borgo, non è difficile vedere ragazzi di ogni angolo del pianeta che passeggiano e vanno a scuola. Il che rende la poesia di questo luogo, sicuramente da scoprire, sempre viva.

Domenico Chirico

 

 

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