BONASSOLA E MONTARETTO

La bellezza dei borghi liguri
cantati da Giosuè Carducci

Il borgo di Bonassola visto dall'alto della frazione di Montaretto

 

Il poeta Giosuè Carducci, primo italiano premio Nobel per la letteratura, ha cantato la Liguria nella sua celebre poesia: «È la liguria terra leggiadra. Il sasso ardente, l’argilla polita, s’avvivano di pampini al sole. È gigante l’ulivo. A primavera appar dovunque la mimosa effimera». Ed ancora la riviera di levante è stata cantata da diversi poeti tra cui Eugenio Montale, anche lui premio Nobel, con diverse poesie ispirate da questa terra di grandissima bellezza e fascino. Tra i tantissimi luoghi che si possono raccontare ci sono sicuramente Bonassola e Montaretto.

Bonassola nella Repubblica di Genova

La spiaggia di BonassolaBonassola presidia una baia dove sicuramente ci furono insediamenti romani anche se le prime testimonianze sono di un piccolo borgo di marinai intorno al 1.200. La località prosperò a lungo come parte della Repubblica di Genova e luogo di produzione e commerci del vino, dell’olio e castagne. Il periodo di ricchezza si arrestò dopo il 1500, a seguito delle frequenti incursioni dei pirati saraceni.

Fu solo nell’800 con la costruzione della strada e con l’arrivo della ferrovia che Bonassola rientrò all’interno delle rotte culturali e commerciali.

Seconda solo a Lerici come importanza nel Levante ligure, divenne da subito anche destinazione turistica. Notevoli infatti sono le architetture religiose e civili presenti nel borgo sin dalla sua fondazione.

Tra questi spicca sul mare l’ex Oratorio di Sant’Erasmo. Edificio costruito a metà del 1500 e sede della confraternita locale. È stato a lungo il luogo di ritrovo dei pescatori e poi trasformato in sala per manifestazioni civili ed eventi. Da visitare anche il castello costruito, sempre nel 1500, dagli abitanti per difendersi dai pirati.

Il mare e le spiagge incorniciati dalle colline

Il vero museo all’aperto è però il mare, con il bel viale del lungomare impreziosito da eleganti bar e ristoranti ed i tre lidi e le due spiagge libere. Il tutto incorniciato dalle imponenti colline di uliveti, castagneti e vigneti che si arrampicano alle spalle del centro abitato.

Ed infatti oltre a godersi la bellezza di Bonassola il viaggiatore può arrampicarsi nei molti sentieri che portano alle frazioni circostanti. Tra queste spicca San Giorgio per la sua torre del 1500, di difesa dai saraceni.

Altro sentiero interessante è quello per Montaretto, dove il solo cammino riserva panorami mozzafiato ed arrivando nel piccolissimo abitato si può poi godere di aria pulitissima e di una vista indimenticabile del blu del mare e delle colline verdi.

I sentieri che portano a Montaretto

Montaretto, la frazione di Bonassola arroccata sulla collinaDue passi nel villaggio vale la pena farli perché è celebre per la sua produzione di vino, tra cui ottimi bianchi a base di vermentino e vitigni autoctoni.

Da Bonassola sono 300 metri sul livello del mare e due ore in salita che assolutamente meritano per chi vuole fare una vacanza all’insegna dello sport e del benessere.

Molto bella è anche la pista ciclabile che collega Bonassola con i borghi vicini sulla costa, si chiama Maremonti perché è stata ricavata dalla vecchia linea ferroviaria e si svolge per lo più in vecchie gallerie che riservano spettacolari finestre affacciate sul mare.

Una porta di accesso alle Cinque Terre

Il pesto, specialità ligure a base di basilicoIn generale il borgo è considerato une delle porte di accesso alle Cinque Terre ed alle sue meraviglie ed è forse una buona soluzione alternativa al turismo di massa che ormai invade quella parte del Levante ligure.

Non manca ottima accoglienza sia per le strutture ricettive sia per i ristoranti dove la cucina di pesce e la valorizzazione dei prodotti del territorio sono padroni incontrastati.

Notevoli i piatti a base di acciughe ed i piatti a base di castagne dei boschi circostanti, ma signore della tavola è sicuramente il pesto e proprio a Bonassola fu preparata nel 2006 la più grande lasagna al pesto del mondo, entrata anche nel guinness dei primati con i suoi 50 mq di superficie e diversi chili di pinoli e basilico. Il borgo diventa molto bello anche durante le celebrazioni ad inizio giugno del Corpus Domini, quando le vie si riempiono di mercatini e vengono decorate con mosaici floreali.

Vale assolutamente la pena quindi abbandonarsi a questi scenari liguri ed a queste colline, magari sorseggiando un buon vino bianco guardando il mare e facendosi ispirare dai poeti che hanno, a ragione, cantato queste terre.

Domenico Chirico

 

 

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