CASTEL GANDOLFO

La residenza dei Papi
ai Castelli romani

 

I romani amano molto la zona dei castelli, a sud della città dove il weekend si va sempre volentieri per una gita fuori porta, un picnic, una buona mangiata nelle fraschette o negli ottimi ristoranti che costellano la zona. Tra le mete scelte c’è Castel Gandolfo.

Del resto da secoli la nobilità romana ha costruito in quell’area sontuose ville ed il Papa ha eletto l’area come luogo di residenza estivo. In particolare, il borgo di Castel Gandolfo che sorge su una collina a picco sul lago di Albano e lo domina.

Come per molti borghi dell’area, oltre a resti della presenza di insediamenti romani, la storia comincia intorno all’anno mille con la costruzione del primo castello ed alla nascita del nucleo di abitazioni e palazzi delle nobili famiglie che possedevano l’area.

Il Palazzo Pontificio

La storia che ha reso famoso il borgo comincia più tardi, quando nel 1596 l’intera cittadina diviene proprietà del Papato. Il borgo fu pignorato alla nobile famiglia Savelli, insolvente dei suoi debiti verso l’erario pontificio, e quindi nel 1604 divenne una delle numerose proprietà della Santa Sede.

Dal 1600 l’originario nucleo del palazzo nobiliare diviene il celebre Palazzo Pontificio ed ogni Papa dedica energie e fondi all’abbellimento sia della residenza sia dei dintorni, avviando opera di bonifica, costruzione di strade di collegamento, sistemi idrici e fognari moderni. I Papi eleggono a residenza estiva Castel Gandolfo e con loro molta nobilità romana comincia a costruirsi le sue ville.

Solo con l’Unità d’Italia i Papi scelsero di non mettere più piede fuori dal Vaticano finché con i Patti Lateranensi Mussolini ridiede l’intera proprietà del Palazzo Pontificio al nascente Stato Vaticano, con annessi anche 44 ettari di tenuta, giardini e ville.

Il bombardamento anglo americano

Il bombardamento anglo americano su Castel Gandolfo del 10 febbraio 1944. Tra gli edifici colpiti il palazzo di Propaganda Fide dove avevano trovato rifugio centinaia di profughi. 500 le vittime.L’area ha lo stesso status del Vaticano e gode dunque di extra territorialità, essendo ancora residenza estiva dei Papi. Durante la Seconda guerra mondiale il luogo divenne rifugio per 12mila sfollati ed è rimasto tristemente famoso il bombardamento anglo americano che ne uccise 500 nel 1944, dopo lo sbarco di Anzio.

Altra curiosità è che dal 1933 nacque proprio nell’area del Palazzo, l’Osservatorio Astronomico Pontificio, poi chiuso dopo il 2008 per l’eccessiva illuminazione della zona dei Castelli romani.

Da visitare dunque nel borgo c’è certamente il Palazzo Pontificio, costruito dal 1628 per volontà di Papa Urbano VIII e progetto di Carlo Maderno sulla struttura dell’antico Castrum, il castello feudale che era stato delle famiglie Gandolfi e Savelli. Al suo interno è importante la Cappella Privata, che ospita un’immagine della Madonna del Santuario di Częstochowa.

I resti della villa dell’imperatore Domiziano

Intorno al Palazzo ci sono i bellissimi e molto curati Giardini Pontifici o «del Moro», l’antica Villa Cybo e soprattutto Villa Barberini che ospita la sede del Collegio estivo di Propaganda Fide.

Nell’ambito dei suoi giardini all’italiana si trova la villa imperiale dell’imperatore romano Domiziano. Si aggiunge poi all’area anche la Villa dei Torlonia, con un ampio panorama sull’Agro Romano. E poi Villa Chigi costruita nel cratere prosciugato del laghetto di Turno presso la frazione di Pavona, dove oggi ha sede un circolo.

Tra le molte chiese presenti nel borgo notevole è sicuramente la Collegiata pontificia di San Tommaso da Villanova edificata nel ‘600 su progetto del Bernini.

La vista sul lago di Albano

In realtà tutto il borgo è piacevole per una passeggiata vista la posizione panoramica che guarda alle campagne verso Roma ed all’aria fresca soprattutto a primavera. Chi viene in gita può scegliere se fare attività sportiva dedicandosi ad esempio al bel percorso pedonale intorno al lago di Albano, circa 11 chilometri senza dislivelli o se dedicarsi alla storia ed alla cultura.

In entrambi i casi al termine del tour vale la pena abbandonarsi all’enogastronomia della zona. Celebri i vini dei castelli ed anche l’ottima cucina di terra e di lago.

Tra le numerose scelte di luoghi dove mangiare va sicuramente citato il ristorante Pagnanelli a picco sul lago, le cui cantine scavate nella roccia sono spettacolari ed ospitano una collezione di bottiglie di vino autografate da moltissime star internazionali del cinema e della musica e giocatori di calcio, soprattutto dell’As Roma.

Ma l’offerta di ottimo cibo è un po’ ovunque in tutti i castelli, per cui non resta che organizzare una bella gita nel weekend e godersi panorami e luoghi amati dai Papi.

Domenico Chirico

 

I LUOGHI DI BELL’ITALIA

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