CAPRAROLA

Il gioiello di Palazzo Farnese,
le terrazze e gli «Orti»

Caprarola con il suo palazzo Farnese e gli Orti farnesiani

 

Stupore e meraviglia sono due belle parole della lingua italiana che possono essere utilizzate quando si visita il Paese. E non mancano mai le occasioni per stupirsi della bellezza dei luoghi che si possono scoprire in ogni regione. A soli 40 minuti da Roma, ad esempio, nel cuore della provincia di Viterbo, c’è il borgo di Caprarola.

Caprarola. Un'immagine dall'alto di Palazzo FarneseDifficile immaginare che tra colline e boschi si erge un abitato di grandissimo pregio, che si sviluppa tutto introno al palazzo Farnese, monumento rinascimentale unico in Europa per la bellezza delle sue sale e dei suoi giardini, nonché per le sue ampie dimensioni.

Il borgo di Caprarola nasce dopo l’anno mille nonostante fosse in piena zona di dominazione etrusca. Si pensa infatti che essendo i monti Cimini molto impervi e coperti da boschi a lungo furono disabitati.

L’imponente palazzo rinascimentale

Caprarola. Uno splendido scalone interno di Palazzo FarneseI primi abitanti costruirono le loro case intorno ai nobili che a partire dagli Orsini dominarono la zona, fino all’arrivo dei Farnese nel 1500 ed in particolare del Cardinale Alessandro Farnese divenuto poi Papa Paolo III. Fu lui a decidere che la rocca tufacea, su cui sorgeva il borgo, poteva ospitare alla sua sommità un palazzo che celebrasse gloria e potenza della sua famiglia e che da lì potesse dominare tutto il contado.

Il palazzo fu commissionato dal Cardinale ad Antonio da Sangallo che progettò inizialmente una rocca pentagonale con bastioni difensivi. I lavori iniziarono nel 1530, ma si interruppero nel 1546 per la morte del Sangallo. Il cardinale Alessandro Farnese il Giovane riprese il progetto del nonno Papa e lo affidò Vignola dal 1559.

A quel punto era venuto meno lo scopo solo difensivo del palazzo e, pur mantenendo la pianta pentagonale, si scelse di costruire un imponente edificio rinascimentale, che divenne poi la residenza estiva del cardinale e della sua corte.

Le terrazze e gli Orti farnesiani

Caprarola. Sul retro di palazzo Farnese si trovano gli 'Orti farnesiani', realizzati a partire dal 1565 dall'architetto Giacomo Del DucaCosì invece dei bastioni nacquero delle spettacolari terrazze aperte sulle campagne e sui monti Cimini, mentre al centro della residenza fu realizzato un cortile circolare a due piani.

Fu aperta una strada rettilinea nel centro del paesino, così da collegare visivamente il palazzo alla cittadina ed esaltarne la posizione dominante sull’abitato.

All’interno del palazzo non si badò a spese scegliendo di far decorare le sale dal celebre pittore da Taddeo Zuccari e dai suoi allievi dopo la sua morte. Di rara bellezza la sala delle mappe, e la zona estiva ed invernale, ognuna pensata per esporre gli abitanti al caldo ed al fresco in base alla stagione.

Nel 1700 il palazzo passò ai Borbone per poi divenire bene pubblico nel 1941. Le sale visitabili, tenute benissimo e magnificamente affrescate, sono solo una parte di questo palazzo considerato uno dei principali edifici in stile rinascimentale del 1500 e che ogni giorno riceve decine e decine di visitatori.

Parte della villa sono gli Orti farnesiani, splendido esempio di giardino tardo-rinascimentale, con una sezione che era detta giardino segreto ed una casa del piacere dove i nobili padroni avevano i loro luoghi di divertimento. Ancora oggi i giardini, disposti su terrazze, sono di grande bellezza e meritano almeno un’ora della visita.

Il piccolo borgo di Caprarola ospita poi un ostello e qualche altro luogo per turisti. Mentre non mancano ristoranti, agriturismi e trattorie. È molto piacevole camminare e scoprire il paesino, tutto in discesa dal Palazzo e con stradine e vicoli affascinanti.

Il «selvaggio» lago di Vico

Il lago di Vico visto dal satellite di Google EarthUna visita in zona merita anche il vicino lago di Vico, che conserva ancora un aspetto selvaggio e poco edificato, se non in alcuni tratti. Non è infatti facilissimo trovare spiagge come in altri laghi dell’area ma merita di essere visto e goduto per questo suo fascino di luogo vulcanico e fintamente placido.

Da non dimenticare che si è in piena zona di produzione di nocciole e castagne. Prodotti celebrati anche alla Cioccofest di Caprarola che è Festa da alcuni anni del Cioccolato e Festa della Castagna, splendidamente ambientata, anche nel prossimo autunno, nel Parco delle Scuderie di Palazzo Farnese.

È una buona occasione per conoscere il borgo ed il suo Palazzo e per incontrare produttori artigianali, ottimi prodotti dell’enogastronomia locale e stare allegramente con i bambini perché si organizzano animazione, degustazioni, area giochi, musica e tanto cioccolato. Sono dunque tutti ottimi motivi per immergersi nella magia della Tuscia viterbese.

Domenico Chirico

 

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