LAURINO

Un viaggio inaspettato
al centro della terra

Laurino. La Grava di Vesalo, uno dei fenomeni carsici più famosi tra gli speleologi di tutta Europa

 

Il Parco nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e Alburni è uno dei parchi di più recente costituzione in Italia ed uno dei più intatti come flora e fauna. Le aree interne del parco sono tra le meno conosciute e selvagge a differenza di quelle costiere da Paestum in giù, che sono meta di turismo soprattutto estivo. E proprio all’interno del Parco, non lontano dal monte Cervati che domina la valle del Calore, sorge a più di 500 metri sul livello del mare l’antichissimo borgo di Laurino.

Il borgo di Laurino al centro del Parco Nazionale del CilentoL’origine di Laurino data, pare, al 278 a.c. e il nome deriverebbe dall’abbondanza di piante di lauro nella zona. Il paese annovera tra le sue bellezze un castello longobardo ed ebbe un momento di massimo splendore nel XII arrivando fino a 10mila abitanti. Poi fu distrutto da Federico II perché i signori del luogo si erano schierati contro di lui.

Chiese e palazzi di pregio

Laurino. Palazzo DucaleNel corso dei secoli diverse famiglie nobiliari hanno avuto possedimenti nell’area, lasciando a Laurino chiese e palazzi di pregio. Tra questi vanno sicuramente citati il convento di Sant’Antonio da Padova e soprattutto la collegiata di Santa Maria Maggiore con pregevoli opere d’arte tra le quali il coro ligneo del XVI sec e la cappella della Madonna del Rosario con altare ligneo dorato.

Da segnalare, per i fedeli, anche la chiesa di Santa Elena Consalvo, vergine ed anacoreta di Laurino, che visse in una vicina grotta. Notevoli i palazzi signorili con splendidi portali in pietra locale e tra tutto il Palazzo Ducale della famiglia Spinelli con vicini i resti del castello Longobardo.

I panorami di Laurino

Escursioni nel comprensorio di LaurinoI panorami di Laurino sono poi eccezionali con la vista che può spaziare fino al mare Paestum. Ed anche le frazioni circostanti al paese, tra cui Villa Littorio, hanno tutte una loro grazia e vallate in cui alternano boschi ed uliveti. L’olio prodotto nella zona è sicuramente di particolare qualità ed ancora troppo poco conosciuto.

Come del resto ritornando a valle da Laurino si possono incontrare alcuni tra i migliori caseifici di Italia situati tutti tra i vicini comuni di Capaccio e Paestum, luoghi dove la produzione della mozzarella è diventata un’arte nel corso degli ultimi decenni e dove, accanto ad essa, si sono sviluppati percorsi gastronomici che utilizzano il latte di bufala anche per la pasticceria.

Tornando a Laurino tra i prodotti migliori sono sicuramente da ricordare i cavatelli, la tipica pasta locale, ed il caciocavallo prodotto ancora da alcuni mastri casari in forma artigianale. Diverse le strutture di accoglienza nel borgo ed in tutta la Valle del Calore che utilizzano anche dimore storiche e conventi, rendendo una gita di particolare bellezza.

Un paradiso per gli speleologi

La Grava di Vesalo nei pressi di LaurinoLaurino è però il paradiso degli speleologi e dei geologi. Ed infatti è stato inserito nel programma Unesco dei geoparchi globali per le sue grotte e falesie ed in generale per la ricchezza geologica del suo territorio.

In particolare, di grande interesse è la Grava di Vesalo, uno dei fenomeni carsici più famosi tra gli speleologi di tutta Europa. Rappresenta uno delle più grandi cavità a forma di imbuto del continente, che si è formata nei millenni per lo scioglimento delle rocce come i calcari, le dolomie, i marmi.

L’erosione può dare vita sia alle doline sia a cavità spettacolari come quella di Laurino che ha un doppio pozzo sotterraneo di 43 e 100 metri e sul cui fondo arriva il torrente Silenzio e poi si sviluppa con un continuo di pozzi e laghetti dai nomi immaginifici come galleria delle marmitte, Galleria Luberns, Sala La Bruna, Sala del camino, Antro degli Opilionidi, Discesa Durante.

L’umidità ha permesso lo svilupparsi di una notevole flora e fauna all’interno della cavità ed anche se le visite sono riservate soprattutto a scienziati e speleologi ci sono alcune escursioni guidate che permettono di visitare in parte questa meraviglia.

In generale non mancano possibilità di escursioni e passeggiate in tutta l’area dove sarà possibile ritrovare un sud autentico e meno frequentato dai turisti. O reso folkloristico dall’immaginario. Certo le bellezze dei luoghi richiederebbero dei grandi investimenti per valorizzare le colture autoctone ed evitare la fuga dei giovani da queste valli bellissime e ricche di tradizioni e storia. Luoghi sicuramente da scoprire, come tutto il Cilento, terra di meraviglie senza fine.

Domenico Chirico

 

I LUOGHI DI BELL’ITALIA

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