REGIONALI ABRUZZO

È Marco Marsilio
il nuovo Governatore

 

Il Centrodestra unito sbaraglia tutti e vince in Abruzzo. Marco Marsilio, in quota a Fratelli d’Italia, è il nuovo Presidente della Regione. Netto il risultato, affluenza in fortissimo calo.

Questo il quadro riassuntivo della tornata elettorale abruzzese. Quasi un 50% di consensi per la coalizione di Centrodestra unita. Un preannunciato crollo per i M5S attorno al 19%. Un inatteso sussulto del centrosinistra con Giovanni Legnini che si ferma attorno al 31%. Il M5S finisce terzo, ingloriosamente. Le due province che hanno visto una netta affermazione del centrodestra sono state L’Aquila e Teramo: qui il Centrodestra ha superato agevolmente la soglia del 50% (all’Aquila addirittura quasi al 54%). Legnini rispetto al totale regionale ha fatto meglio nelle province dell’Aquila e Chieti. I M5S sono proprio crollati a Teramo (18%) e L’Aquila (13%).

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia si è complimentata subito con il neo eletto presidente Marco Marsilio, che si accinge a guidare la prima regione nella storia di Fratelli d’Italia. «Con questa squadra daremo un futuro all’Abruzzo come meritano gli abruzzesi. Ringrazio tutti i partiti della coalizione con cui abbiamo fatto un lavoro straordinario», ha detto il neo presidente. «Cresce la Lega, cresce Fdi, cresce un’idea nuova e diversa del centrodestra che speriamo possa far riflettere sulle prossime elezioni politiche nazionali», ha detto Giorgia Meloni, supportata da Silvio Berlusconi che ha affermato «i miei complimenti e i miei auguri a Marco Marsilio e a tutti i militanti e gli eletti abruzzesi di Fi. Il loro è un grande successo che apre una pagina nuova per l’Abruzzo ed è un momento importante per il futuro del Centrodestra e della politica italiana». L’Abruzzo lo ha confermato ancora una volta, il Centrodestra è la maggioranza naturale fra gli elettori». Matteo Salvini è radiante per il suo 30% ed afferma: «Grazie Abruzzo! Grazie Italia. Più forti degli attacchi, delle bugie e delle polemiche: da domani al lavoro!».

La grillina Sara Marcozzi, leccandosi le ferite, attacca: «Non è la sconfitta del M5s ma della democrazia. Noi abbiamo tenuto rispetto alle precedenti regionali, altri hanno fatto grandi ammucchiate come hanno potuto vedere gli abruzzesi». Ma gli abruzzesi hanno scelto di non votare più i 5 Stelle. Che sia l’inizio di una inesorabile caduta delle stelle alle stalle?

Lino Rialti

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