L’audit sull’ambiente promosso dal Comune di Gubbio, che si è tenuto ieri in videoconferenza, rappresenta di fatto l’inizio dei lavori per la costituzione dell’Ecodistretto Alto Chiascio e ha suscitato un discreto interesse tra vari soggetti istituzionali e privati.
Assenti i Cementieri, rappresentati da Confindustria. Un segnale eloquente e per nulla distensivo.
Non poteva essere diversamente visto che è stata proprio la loro richiesta di revisione delle Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) la scintilla ad avere innescato una reazione a catena tra popolazione, comitati e associazioni ambientaliste.
Il dibattito e i futuri risvolti delle indagini sullo stato di salute delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) si fanno interessanti.
In definitiva nel corso di circa un anno la collaborazione tra l’Università La Sapienza di Roma e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) dovrebbe fornire un quadro scientificamente inoppugnabile sull’inquinamento e le sue conseguenze sulla pubblica salute.
La verità è che le scelte economico-politiche, sembrano mal conciliarsi con quelle ambientali. Ormai, si è addivenuti a una sensibilità e un’attenzione particolari, che, in piena emergenza pandemica diventano attuali quanto indispensabili.
È in atto un cambiamento; che sia positivo per l’umanità dipende proprio dalle scelte di comportamento individuali e collettive, ma le attività economiche avranno il loro peso, a volte a scapito di competitività e redditività.
L’iniziativa di Gubbio si colloca positivamente in questa ottica. Le stelle e noi tutti staremo a guardare, forse non solo a guardare…
Ernesta Cambiotti
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