L'ALTALENA DEI COLORI

Mentre il Governo litiga
il Paese va al macero

Il Governo Conte vacilla di fronte alle 2 emergenze. L'altalena delle chiusure

 

Che strana la politica in Italia: ha successo chi sfodera il sorriso più smagliante, chi riesce ad essere accattivante a dispetto di competenza e esperienza. Non ci sarebbe nulla di male se non fosse che stiamo andando al… macero. Il Governo Conte vacilla di fronte alle 2 emergenze Mentre le sue componenti litigano, il Governo Conte, naviga a vista a colpi di Dpcm.

Niente programmazione nessuna seria proiezione dell’imminente futuro.

Siamo in un pericolosissimo limbo economico, sociale e sanitario. Siamo il paese dei «fiori». Siamo il paese dei «Bonus» invece che delle «misure».

Da una parte ci sono i ricchi dall’altra i poveri. Ora sempre più divario tra le due categorie, mentre la seconda si ingrossa ogni giorno di più.

Si può morire di Covid, ma si può morire di inedia. Tutto normale, nessuno si scandalizza, non si può.

Siamo quasi in un regime dittatoriale in nome di una tutela che non sembra esserci affatto.

La colpa è di Conte, di Renzi, chi altri? La colpa è di chi crede e appoggia e di chi, alla fine, non avrà il coraggio di ridare subito la parola agli elettori.

In Italia tutto è più difficile che altrove, siamo stati i primi ad essere colpiti dal Coronavirus, siamo tra i primi per numero di morti, siamo tra gli ultimi per numero di vaccinazioni.

Non ne verremo fuori facilmente, sembra che non ne siamo capaci.

Il vaccino è l’unica speranza di salvare vite e rimettere in moto l’economia.

Anche in questo caso le «comiche» o la «tragedia» di turno, decidete voi: siringhe sbagliate, «vaccinatori» e… «primule» cercasi.

In Cina, da dove tutto è stranamente partito, esultano, saranno la prima potenza economica nel 2028, grazie anche alla pandemia. La Cina e la «via della seta»!

Si può «insinuare» che è colpa della Cina se ora siamo in emergenza sanitaria, ma non è colpa della Cina se non viviamo, anzi, a malapena, sopravviviamo. È colpa di chi ci governa, di chi non sa prendere le decisioni giuste, di chi non vuol mollare il «potere».

Misure economiche e fiscali insufficienti 

Strategie e giochi di palazzo, eterni e fastidiosi, sulla nostra pelle. Paura della «destra», fatta serpeggiare, pur di non ammettere i propri limiti.

Ci sarà una proroga dello stato di emergenza, dai colori altalenanti, una situazione grottesca e insostenibile dal tessuto sociale ed economico. Forse sarà fino al 31 luglio perché oltre, non è legalmente possibile.

Il debito pubblico continuerà a salire, così come i disoccupati e le aziende chiuse. La scuola e la sanità saranno sempre più nel caos. La criminalità troverà sempre più spazi.

Fino a quando, soprattutto, quanto resisteremo. Ristori ridicoli e misure economiche e fiscali insufficienti.

L’avranno capito, gli uomini dai sorrisi accattivanti che gioco c’è ben più dei consensi, ma c’è il nostro futuro? Quello non bada ai sorrisi e alle dichiarazioni incoerenti che dicono tutto, ma pure niente.

Ernesta Cambiotti

 

 

LE DUE EMERGENZE

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