LA COPPIA E IL COVID-19

L’amore litigarello,
di questi tempi, non è bello

Covid-19: Sotto la pressione dell'epidemia la coppia rischia di scoppiare

 

Nella pace si vive meglio. L’epidemia del Covid-19 ci sta isolando in casa, modificando di netto le nostre abitudini di vita e spesso la co-abitazione forzata e stretta, magari unita alle difficoltà, alle preoccupazioni, come alle tensioni di questo momento disagevole, che di fatto non aiuta ad essere sereni e rilassati.

Covid-19: il virus responsabile dell'epidemiaOccorre unire le forze e sentirsi «vicini seppur distanti» dai nostri cari, e sfruttare questo isolamento a casa per pensare in qualche momento un po’ di più a noi stessi. Per questo motivo, se abbiamo avuto qualche motivo di tensione, incomprensione, discussione con il nostro partner, cerchiamo di far tornare «il sereno e la pace» il più velocemente possibile, attraverso alcuni pratici consigli:

Se siamo lontani

La necessità di mantenerci a distanza e di far circolare il Covid-19 meno possibile, ha di fatto separato le coppie che non vivono insieme. Le visite alla dolce metà sono proibite dalle norme di quarantena e violarle è fuori discussione (utilizziamo allora le chiamata e le videochiamate aspettando che passi la tempesta). Se però abbiamo litigato, il fatto di avere lo spazio personale per ripensare a tutto con calma, ci aiuterà concretamente a trovare le parole giuste per riavvicinarci.

Convivenza stretta-forzata

Il fatto di essere sempre chiusi in casa alle prese con l’ansia e con le complicazioni della co-abitazione stretta-forzata possono affinare tensioni, incomprensioni e stress. Cerchiamo quindi di non trasformare il partner nel capro espiatorio delle nostre paure e di essere tolleranti quando è lui a sua volta ad essere teso e preoccupato. Mai come in questo momento bisogna stringerci ai nostri affetti più veri.

Mi dispiace/Che ne pensi?

Sono due parole magiche che possono risolvere molte situazioni, anche se siamo certi o quasi di avere ragione e/o di pensare ciò che si è detto, lo scontro ha portato tristezza, angoscia e disagio ugualmente. Di questo possiamo essere sinceramente dispiaciuti a prescindere da chi alla fine si addosserà il torto della disputa. Per segnalare la nostra intuizione di metterci finalmente in ascolto la domanda giusta è «Che ne pensi?» o «Che faresti?» ovviamente si tratterà poi di dare spazio alla risposta.

La dolcezza

Spesso si ottiene molto di più con la dolcezza, la calma e con il sorriso che con un’azione diretta. Per aprirsi alla strada della riconciliazione può essere utile, al momento giusto, un piccolo dono o una coccola inattesa o ancora uno spunto per una battuta e/o una risata;

Lacrime e baci

Gli sfoghi emotivi sono comprensibili, ma raramente risolvono le cose. Facciamo la pace e poi, con calma e razionalità, ripercorriamo la lite e risolviamo, se possibile, anche le problematiche che stavano alla base dello scontro;

Evitiamo di tenere il broncio

Le ripicche come i musi lunghi non sono mai una bella cosa, specie in questo momento che abbiamo poche opportunità di sfogare fuori casa le tensioni, i malumori, meglio quindi non cadere alla tentazione dei musi lunghi. Decisamente più utile e risolutiva una spiegazione franca e pacata per far tornare subito il sereno.

Teniamo fede alle cose importanti

Visto il difficile e delicato momento che stiamo vivendo, mai come adesso è fondamentale focalizzare l’attenzione sulle cose importanti della vita. Occorre unire le forze, spalleggiarsi a vicenda al fine di non perdere la serenità ed affrontare i disagi quotidiani. Aggrappiamoci alle cose belle e sorvoliamo su tutto il resto.

Un po’ di tolleranza in più

È vero che siamo chiusi tra quattro pareti ed a mantenere un po’ di ordine e di comfort in casa è indispensabile. L’essenziale è mantenere tutto igienizzato il più possibile, poi se restano i giochi dei bambini sul tappeto e/o sul divano a sua vola un po’ sottosopra, non muore nessuno.

In ultimo, ora che siamo costretti a cenare a casa, riscopriamo il senso della famiglia, il piacere di consumare insieme qualche buon piatto, che avremo magari preparato a quattro o più mani. In fondo, cibo, amore e convivialità da sempre vanno insieme.

Antonella Betti

 

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