CALCIO SERIE A

Top & Flop del Campionato
più anomalo di sempre

Campionato di Calcio. Le pagelle della Serie A

 

Le pagelle della Serie A. Con la 38° giornata si è concluso il Campionato di Calcio di Serie A più lungo e anomalo della storia, per la lunga interruzione per l’epidemia di Covid-19 e, dopo la ripresa, per gli incontri ravvicinati ogni tre giorni.

Juventus Campione d'Italia per il nono anno consecutivoLe partite di sabato e domenica hanno emesso gli ultimi verdetti della stagione. L’Inter si aggiudica il secondo posto, dietro alla Juventus Campione d’Italia per il nono anno consecutivo, e il Lecce retrocede in Serie B insieme a Brescia e Spal.

Il capocannoniere del Campionato e migliore realizzatore in Europa, Ciro Immobile segna la sua 36° rete ed eguaglia il record di marcature detenuto da Higuain.

Mentre facciamo il nostro «in bocca a lupo» alle squadre italiane impegnate nella fase finale della coppe europee che si apre oggi, ecco il nostro giudizio sul Campionato delle principali squadre di Serie A.

 

Dybala e RonaldoJUVENTUS voto 6
Si era preso Maurizio Sarri perché ci si era resi conto che per vincere una Champions occorreva un allenatore-addestratore, un mister che sapesse dare anche un gioco, un impronta alla squadra. Decisione al momento però poco redditizia in quanto al di là della conquista dello scudetto, considerata dalla società il minimo sindacale, quello che è mancato in questa stagione alla Juve è proprio il gioco con prestazioni negative (tante) e sconfitte (troppe).

Il mercato non ha di certo aiutato Sarri, sono arrivati tanti centrocampisti ma non l’unico (Jorginho) che il tecnico toscano avrebbe voluto e che considera basilare per quel suo gioco spettacolare che aveva caratterizzato il suo Napoli.

Resta in piedi l’obiettivo Champions League che potrebbe silenziare tutte quelle contestazioni che, al momento pesano sul tecnico, che comunque, in una stagione condizionata da tanti fattori, il suo compitino l’ha portato a casa.

 

Lukaku e LautaroINTER voto 5
Dopo aver ingaggiato Conte a 12 mln netti (contratto triennale), ed averne spesi 198 di campagna acquisti, ci si aspettava ovviamente di più. Invece Inter tagliata troppo presto fuori dalla corsa scudetto, pessima in Champions e fuori dalla Coppa Italia in semifinale. Rimane adesso solo l’Europa League per dare un senso a questa stagione che invece un senso non ne ha.

Glisso sul comportamento di Conte, che, ogni volta che non vince, ha sempre da ridire sulle società e non si assume mai le proprie responsabilità. Una società come l’Inter non può consentire questi teatrini, e dalla Cina arrivano voci di un presidente infuriato.

Dia un esempio Conte di coerenza e si dimetta ma punterei un euro sul fatto che non lo farà mai, i motivi sono piuttosto ovvi….

 

Ilicic e GomezATALANTA voto 9
Spettacolo, risultati e gol fatti. Gasperini ha riconfermato il miracolo dello scorso anno unendo gioco e concretezza, un giocattolo perfetto, funzionante sia in Italia che in Europa. Qualcuno ha ipotizzato sospetti per i ritmi «troppo sostenuti» tenuti dall’Atalanta, ma non credo ci sia nulla di vero.

In alcune partite le statistiche di fine gara dicevano che l’Atalanta aveva corso meno dell’avversario che aveva battuto, aveva quindi più semplicemente, corso meglio.

Sicuramente è stata la regina del campionato, e non finisce qui, c’è una Champions da giocare…

 

Ciro ImmobileLAZIO voto 8
Probabilmente anche senza Covid il campionato non lo avrebbe vinto, ma è pur vero che, alla ripresa del campionato, la decisione della possibilità dei cinque cambi ha fortemente penalizzato la Lazio che aveva una panchina di gran lunga inferiore a quella delle squadre di testa.

Quest’anno per la prima volta Inzaghi ha risposto pienamente alle aspettative di Lotito che invece nelle stagioni precedenti era stato più volte sul punto di cacciarlo. Ed anche quest’anno, alla fine del primo tempo con l’Atalanta in casa, con la squadra che perdeva pesante, nessuno avrebbe scommesso un euro sulla permanenza di Inzaghi per il resto del campionato.

Ma poi Immobile si è «inventato» due rigori e da lì è iniziata una rincorsa strepitosa durata almeno fino alla sosta. Quando si è ripreso a giocare la Lazio s’è praticamente squagliata, ma è stata comunque un’annata magica con un trofeo raggiunto (la Supercoppa), un piazzamento Champions atteso da anni, e Ciro Immobile capocannoniere e Scarpa d’Oro. Promossa a pieni voti.

 

Edin DžekoROMA voto 5
Stagione negativa, la Roma non c’è stata con la testa, società troppo assente, con un presidente che manca a Roma da oltre due anni. Fonseca ha retto i primi mesi ma poi ha sofferto la guerra tra Pallotta ed il Ds Petrachi che ha finito poi per pagare colpe non sue.

Qualcosa da salvare c’è, tipo i 22 punti conseguiti nelle ultime otto partite quando Fonseca ha rinunciato al suo credo calcistico (4-3-3) e, dimostrando duttilità, si è adattato ad un modulo (3-4-2-1) più consono alle caratteristiche tecniche dei giocatori che aveva.

Ha tolto le ali, i due fringuelli svolazzanti Kluivert ed Under, ha fatto la difesa a tre (con Ibanez in forte crescita), mettendo due esterni bassi che attaccano la porta e togliendo le chiavi del centrocampo al sopravvalutato Pellegrini e consegnandole a Mkhitaryan, giocatore di altro livello. Ed è da qui che bisogna ripartire.

Confortante il rientro di Zaniolo, predestinato a diventare una stella del calcio europeo. L’ultima Roma lancia segnali confortanti per la gara di Europa League contro il Siviglia. Andare avanti in questa manifestazione potrebbe migliorare il giudizio complessivo di una stagione altrimenti deludente.

 

Zlatan IbrahimovićMILAN voto 5
Stagione nevrotica. Prima Giampaolo, poi Pioli, considerato un traghettatore in attesa del tecnico del Lipsia, poi l’esonero di Boban, poi l’arrivo di Ibra, poi la conferma di Maldini, e per ultimo il sorprendente rinnovo del contratto a Pioli dopo l’ottimo finale di campionato.

Servono però giocatori di spessore e personalità a questo Milan, vedi Ibra che ha letteralmente trasformato la squadra conferendole anche maggior sicurezza in se stessa.

Ma una squadra plurititolata e ricca di trofei come il Milan non può certo ritenersi soddisfatta di aver raggiunto i preliminari di Europa League. Troppo poco per il suo blasone.

 

Gattuso e InsigneNAPOLI voto 5
Annata da dimenticare a cominciare dal fallimento di uno dei tecnici, a mio avviso, più sopravvalutati in circolazione. Ancelotti, giunto a Napoli (con figlio e cognato a libro paga, cosa che aveva già provocato malumori al Bayern) per far dimenticare il bel gioco di Sarri, il tecnico che ha fatto sognare i tifosi napoletani ma che De Laurentis non ha saputo (o voluto) trattenere.

Il Napoli viene salvato dal lavoro di Ringhio Gattuso che a forza di ringhiare rianima la squadra, porta a casa una insperata Coppa Italia e prosegue un arduo cammino in Champions. Il voto è dunque una media tra il 2 alla società e l’8 a Gattuso

Marco Biccheri

 

 

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