L’epidemia di Covid-19 ha messo in ginocchio l’Italia. Il popolo ha fame e non abbiamo neppure croissant da distribuire! Quello che sfugge al governo Conte e che la gente mangia ogni giorno e che per acquistare il cibo servono soldi. Servono soldi anche per acquistare beni essenziali come le medicine, ad esempio.
In un Paese già martoriato dalla crisi economica dilagante ed endemica, questa emergenza sanitaria arriva come un terremoto devastante e solo persone competenti e lungimiranti possono arginarne gli effetti.
Dal punto di vista sanitario si sta facendo il possibile per contenere il contagio da Covid-19, mentre dal punto di vista economico soltanto il minimo sindacale. È vergognoso, annunciare aiuti, altrettanto vergognosi per l’esiguità degli importi e per i tempi sconosciuti di erogazione.
Si capisce che non è semplice mettere in moto una macchina che ha già la batteria scarica, ma il momento è tale da pretendere sforzi sovrumani. La Stato si deve indebitare, perché deve dare da mangiare al popolo.
Il cibo e le medicine, prima di tutto, poi le bollette delle utenze, le rate dei debiti già contratti a breve, medio e lungo termine, le rate dei debiti tributari, gli importi delle adesioni ai Pvc e agli accertamenti, i contributi previdenziali, correnti e arretrati, ecc. e non per un mese o due, non è sufficiente.
E poi un assegno «di solidarietà» a tutti coloro che non hanno uno stipendio, un salario o altro compenso sicuro, che sia dignitoso, però, non un’elemosina di 600 euro ora, per allora!
Servirà ben altro, e questo Governo, rappresentato da Conte lo deve capire, perché la gente è disperata e la disperazione è un veleno pericoloso e strisciante.
Non basta, seppur è apprezzabile, tenere testa a Germania, Olanda e Austria, sull’ipotesi Coronabonds, come non bastano le misure adottate sino ad ora. Ci vorrà un bel colpo di spugna sull’indebitamento privato e imprenditoriale, con sanatorie anche a «saldo e stralcio».
L’Italia è un Paese che non può soccombere al Covid-19. Gli Italiani, a volte sornioni e disobbedienti, sono un gran popolo e pensare che molti di loro soffrano la fame è semplicemente vergognoso!
Ernesta Cambiotti
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