La presenza dei cinghiali sulle strade di Roma Nord è ormai una costante al punto che se ne potrebbe fare una cronaca quotidiana.
In una prima fase le loro scorribande notturne, e sempre più spesso anche diurne, erano immortalate soltanto nei video e nelle foto postate sui social media dagli abitanti dei quartieri interessati. Ma da un po’ di tempo anche i principali quotidiani sono stati costretti ad occuparsi della questione.
EdicolaWebTv è stata una delle prime testate a rilevare la gravità del fenomeno dei cinghiali a Roma, dedicando diversi articoli alla loro «pacifica», ma non per questo tollerabile, invasione delle nostre strade.
Torniamo ad occuparcene per due ragioni: la prima è l’ulteriore spostamento verso il centro della città dei piccoli branchi di ungulati, mentre la seconda è l’uscita allo scoperto di Roma Natura.
L’Ente regionale preposto alla gestione dei parchi e delle riserve naturali si era limitato fino a ieri a scaricare ogni responsabilità sull’Amministrazione comunale Cinque Stelle, ma ora che anche la guida del Campidoglio è stata assunta da un esponente del Pd, non può più evitare di assumersi la sua parte di responsabilità.
Fra le auto in pieno giorno
Il 22 settembre aveva destato scalpore la passeggiata in pieno giorno compiuta da un gruppo di ungulati lungo il marciapiede di via Trionfale nei pressi di via Torrevecchia. Incuranti di auto e passanti intorno a loro.
Un mese dopo, il 23 ottobre, un altro gruppo è stato filmato in pieno giorno nella parte alta di via delle Balduina, mentre procedeva in mezzo alla strada, incurante di auto e moto che gli circolavano intorno.
Il 25 ottobre alcuni cinghiali hanno cercato di entrare di notte nel Palazzo di Giustizia di piazzale Clodio, dall’ingresso di via Varisco.
Prigionieri a Villa Mazzanti e poi «liberati»
Il giorno successivo si sono infilati nel non lontano parco giochi di Villa Mazzanti, in via Gomenizza, a pochi passi proprio dalla sede di Roma Natura.
Imprigionati all’interno della recinzione presidiata dalla Polizia Locale i cinghiali dovevano essere catturati con delle gabbie e riconsegnati a Roma Natura, per la macellazione o la ricollocazione in una riserva naturale.
Il presidente di Roma Natura Maurizio Gubbiotti si era affrettato a dichiarare che, essendo Villa Mazzanti sotto la responsabilità dell’Ente, aveva subito dato mandato ai guardiaparco di smontare alcune gabbie presenti nella riserva dell’Insugherata e procedere alla cattura dei cinque cinghiali chiusi nel parco giochi in via Gomenizza.
Tuttavia, trascorsa senza nulla di fatto l’intera giornata, e sopraggiunti degli animalisti preoccupati che gli animali fossero uccisi come avvenne lo scorso anno in un’analoga situazione verificatasi in un parco giochi dell’Aurelio, una mano ignota ha aperto la recinzione consentendo ai cinghiali di dileguarsi.
Concorso di colpa
Se l’attuale insufficiente raccolta dei rifiuti che si traduce in cassonetti stracolmi e spazzatura accumulata in terra, è il motivo attrattore che spinge gli ungulati alle loro sempre più frequenti e «sfrontate» passeggiate in città, sull’altro piatto della bilancia c’è l’altrettanto carente gestione delle Riserve naturali da parte di Roma Natura.
Negli anni, mentre la popolazione dei cinghiali cresceva senza alcun controllo, la manutenzione della Riserva naturale dell’Insugherata si è fatta sempre era più svogliata, tra varchi impropri e recinzioni colabrodo.
Ci aspettiamo che adesso il problema della libera uscita dei cinghiali venga affrontato seriamente dall’Ente regionale, prima che si verifichi l’incidente grave. E che Roma Natura si rassegni ad investire un poco delle sue risorse nella trascurata riserva tra la Cassia e la Trionfale.
Vincenzo Fratta
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