L’Italia si salverà dall’epidemia di Covid-19. Ce la faremo, alla faccia dei politici che dimostrano da anni, come attualmente, «improvvisazione» e «incompetenza», e nonostante qualche italiano superficiale e irresponsabile.
Ce la faremo perché siamo un grande popolo, perché siamo i migliori. Pensate ai medici, agli infermieri agli operatori dei servizi di emergenza. Loro sono i veri eroi di questo momento.
Ci voleva il Coronavirus, per farcelo capire.
Ci voleva il Coronavirus per far capire che i tagli alla spesa sanitaria, sono stati e sono una follia, che la salute non è un ambito in cui risparmiare, semmai, sono da evitare e punire gli sprechi.
Ci voleva il Coronavirus per farci capire che abbiamo gli uomini e i cervelli migliori al mondo e che li lasciamo andare via dal nostro Paese.
Ci voleva il Coronavirus per farci vedere i «limiti» di questo Governo, che annaspa, che non riesce a emanare, in tempo utile, un decreto per tranquillizzare e sostenere i suoi cittadini né il sistema economico.
La sensazione è che si navighi a «vista». Certo il momento è eccezionale e servono misure eccezionali, ma non posso pensare che per le scadenze fiscali e previdenziali del 16 marzo, ci si debba affidare a un comunicato stampa del Ministro dell’Economia e Finanza e alle anticipazioni in televisione.
Di che vogliamo parlare? La gente è stremata, psicologicamente e finanziariamente. Per la maggior parte non basterà la «rianimazione».
C’è gente che arriva alle casse dei supermercati ed è costretta a lasciare indietro qualcosa perché non ha denaro a sufficienza, tanti non riescono neppure ad andare a fare la spesa.
Di che vogliamo parlare? Pensiamo ai senzatetto, agli anziani e ai disabili, soli e dimenticati…
Per loro il Coronavirus è solo l’ennesima disgrazia.
Finito tutto, dovremo riflettere seriamente, per il nostro bene.
Non dovremo più farci «incantare», ma incominciare a scegliere con cura chi dovrà rappresentarci e tutelarci.
Ora non è il momento di polemizzare, peggioreremmo solo le cose, ma questo passerà.
In futuro non si dovranno più vedere politici che «ironizzano» sulla diffusione di un virus «influenzale», né leggerezza e lentezza nel prendere decisioni essenziali.
La visione di strade e piazze deserte ci stringe il cuore, ma conforta allo stesso tempo.
Gli italiani stanno riscoprendo la fierezza di essere italiani, l’importanza di essere uniti. Stanno riscoprendo i valori, la famiglia, la solidarietà.
Viva l’Italia!
Ernesta Cambiotti