Ecco, ci risiamo. Nella mattinata di ieri, un turista francese è stato aggredito da un orsa a Naroncolo, Dro, in Trentino, riportando ferite agli arti.
Non è bastato il cartello a segnalare la presenza dei plantigradi, l’uomo si è avventurato nel percorso per correre, in silenzio. Niente di più sbagliato.
Pensate a una mamma orsa, che se ne sta tranquilla con i suoi piccoli e, improvvisamente, vede «piombarle» addosso un bipede.
L’uomo non ha rispetto di ciò che lo circonda, della natura e delle creature che ci vivono… ora sempre di più.
A rimetterci sempre gli animali, che si trovano nel posto giusto, nel loro ambiente, seppure immessi da quell’uomo che ora li vorrebbe sterminare.
Mamma orsa è una dei tanti…
Non importa a nessuno della sua vita, dei suoi sentimenti, delle sue abitudini, dei suoi piccoli.
E, per questa umanità, sempre meno umana, che ricorre all’intelligenza artificiale, tutto questo non capire e non rispettare rappresenta l’inizio della fine?
Ernesta Cambiotti