Nel cinquantaduesimo anniversario del loro terribile omicidio, è stato inaugurato in via Bernardo da Bibbiena nel quartiere romano di Primavalle, un murale dedicato a Stefano e Virgilio Mattei. Il 16 aprile del 1973 due figli del segretario della sezione locale del Msi Mario Mattei morirono nel rogo appiccato alla loro casa dai militanti di Potere operaio Achille Lollo, Manlio Grillo e Marino Clavo.
«Stefano e Virgilio Mattei furono bruciati vivi nella loro casa. Due ragazzi innocenti, uccisi dalla furia ideologica e dall’odio politico», ha scritto sui social il premier Giorgia Meloni, postando la foto del murale e sottolineando che «ricordarli oggi non è solo un dovere morale: è un atto di giustizia verso la verità e verso la storia. Perché nulla si costruisce sull’odio. E perché certi orrori non devono accadere mai più. Non dimentichiamo».
I fratelli Mattei «tornano a casa»
Nel corso dell’inaugurazione Antonella Mattei, visibilmente emozionata, ha ricordato che i suoi fratelli assassinati «non hanno avuto giustizia, ma quegli anni sono passati, ora ci sono i giovani ed è anche per loro, è per tutti. Chi passerà da qui e vedrà il murale si domanderà chi sono. A loro si racconterà una storia, la storia di Stefano e Virgilio, non la politica. Si dirà che bisogna sempre avere rispetto, che bisogna riconoscere la libertà di tutti».
Antonella Mattei è una donna che ha attraversato le fiamme dell’inferno. Letteralmente, quando bambina di 9 anni si trovò una notte a scappare dalla casa in fiamme in cui dormiva con la sua famiglia, e metaforicamente, per lo strascico umano e sociale che quell’evento ebbe sulla sua vita.
Un monito contro l’odio politico
Nella sua vita ha sempre percorso la via della pacificazione e che, fin quando era possibile sperare di averla, della giustizia. La giustizia non è mai arrivata, ma restano due obiettivi da perseguire: la pacificazione e la verità storica, così strettamente legate.
Il murale dei fratelli Mattei vuol essere un «monito» su quanto lontano nell’abisso possa portare l’odio politico. Realizzata grazie al supporto della Regione Lazio, l’opera grande 15 metri per 8 è stata realizzata dall’artista Massimiliano Carli.
Alla cerimonia di inaugurazione erano rappresentate tutte le massime istituzioni italiane e locali ed esponenti nazionali e locali di Fdi.
Marco Scauro