Era stato già annunciato nel marzo del 2023 il progetto di Roma Capitale per il Giubileo 2025 che prevede la realizzazione di una nuova Sala Operativa di sicurezza per la Polizia Locale e la Protezione Civile che consentirà di riorganizzare e potenziare le attività di controllo della città.
Grazie a tecnologie di intelligenza artificiale, la nuova sala, con un costo di 14,5 milioni, potrà integrare tutte le infrastrutture di comunicazione dell’amministrazione.
Il Direttore generale di Roma Capitale aveva indicato il percorso di potenziamento delle telecamere di sorveglianza che dai 7mila impianti privati e 2mila pubblici esistenti sarebbe arrivato a 15mila telecamere.
«Il potenziamento della videosorveglianza — aveva spiegato Paolo Aielli — consentirà un monitoraggio più sofisticato e capillare della città, funzionale non solo alla sicurezza ma anche al miglioramento del governo del traffico. Tutto questo sarà molto importante per il Giubileo». Il cronoprogramma prevedeva la gara a ottobre 2023, la realizzazione del sistema di gestione della Sala a marzo 2024 e a dicembre il dispiegamento delle videocamere.
Come riportato nell’intervista del Sole24 Ore del 14 agosto a Francesco Greco — il magistrato componente del pool di Mani pulite e poi capo della procura di Milano, che dal 2022 è diventato consigliere per la legalità del sindaco Roberto Gualtieri — il sistema di sicurezza incentrato sulle 15 telecamere prevede la loro integrazione attraverso un software di intelligenza artificiale sviluppato da Leonardo che segnalerà in tempo reale le anomalie: crimini, incendi, traffico di rifiuti, traffico.
Il controllo del territorio con l’Ia
Roma sarà il primo caso in Italia di Ia applicata al controllo del territorio. Nella nuova sala operativa della Polizia locale che aprirà a fine anno confluiranno le immagini di tutte le 2.500 videocamere del Comune già installate, quelle delle soprintendenze, tra 600 e 2.500, le circa 5mila dell’Atac, 2mila nell’ambito del progetto #Roma5G, mille finanziate per il Giubileo e altre mille previste nell’accordo con Leonardo, a cui si conta di unire quelle di Ferrovie dello Stato e delle Forze dell’ordine, più quelle mobili, tra droni e fototrappole.
Il contratto prevede un primo step con 10mila videocamere in rete e un secondo con 15mila. Poi si vedrà. Ovviamente il software va implementato, ma si tratta comunque di una nuova frontiera del controllo del territorio. Permetterà non solo di analizzare ciò che succede on time, ma anche di sviluppare indagini nell’immediatezza dei fatti.
Le infinite applicazioni potenziali
Le applicazioni sono potenzialmente infinite, ad esempio l’immagine di un’auto usata per una rapina, identificata grazie alla targa, potrà essere seguita dall’algoritmo, che sarà anche capace di calcolare quante persone si radunano in un determinato luogo, permettendo interventi tempestivi se, anche nel corso del Giubileo, se ne dovesse ravvisare la necessità.
Relativamente alla privacy tutte le autorizzazioni saranno concordate anche con il Garante per evitare intrusioni indebite nella vita dei cittadini. E dovranno essere stipulati appositi protocolli con le forze dell’ordine interessate per evitare il rischio di una città orwelliana e che i frame estrapolati per le attività di polizia giudiziaria fossero marchiati, magari con le blockchain. È inoltre previsto l’acquisto di 15 unità mobili per la Polizia municipale, una sorta di commissariati volanti per dialogare con cittadini e turisti per rispondere ad una richiesta di municipi e residenti di presenza maggiore sul territorio.
Il contrasto della «micro» criminalità
La cronaca non smette di registrare aggressioni, risse e pestaggi, soprattutto nei pressi della stazione Termini e della metro. È prevista l’implementazione presso la stazione Termini e nel territorio circostante l’incremento del 30% delle forze dell’ordine e il potenziamento dei servizi di pulizia Ama.
Sul fronte dei borseggiatori, il raddoppio dei vigilanti dell’Atac e degli uomini in divisa, anche con l’istituzione della Polmetro e la videosorveglianza, dovrebbero consentire un contrasto efficace.
A settembre approderà in Aula alla Camera il disegno di legge sulla sicurezza, che introduce, tra l’altro, una stretta contro borseggi e accattonaggio.
Francesco Greco, che ha ricevuto la delega alla sicurezza, tutto a titolo gratuito e senza rimborso spese, crede molto di più nella prevenzione, dalla videosorveglianza intelligente al finanziamento dell’emergenza abitativa per gestire la questione dei senza fissa dimora e del risanamento ambientale.
Nella citata intervista ricorda come in Italia si rincorra l’emergenza più che affrontare i problemi in maniera strutturale e sottolinea la cronica mancanza di risorse dei Comuni.
Lo stato dei cantieri per il Giubileo
A settembre sarà convocato un tavolo di lavoro per verificare la situazione e varare interventi strutturali, attingendo da tutte le risorse: beni confiscati alla mafia, dismissioni militari, manufatti del Comune abbandonati. A complicare il quadro, i cantieri del Giubileo e del Pnrr e la pioggia di fondi sulla città: 13 miliardi. La sfida è doppia: garantire la sicurezza di cittadini, turisti e pellegrini e contrastare le infiltrazioni criminali.
I cantieri giubilari e Pnrr sono in corso, quelli ordinari come la metro C a Piazza Venezia sono stati finalmente attivati dopo attese di oltre dieci anni.
I disagi sono alti, ma sono più che compensati dal fatto che la città si è finalmente lasciata alle spalle l’ignavia e la pigrizia e si è messa in movimento.
Da settembre, inoltre, partirà il nuovo Ufficio antiriciclaggio che avrà anche il compito di monitorare con l’ausilio della Uif e della Guardia di finanza, eventuali anomalie nelle procedure di esecuzione dei lavori appaltati. Un Ufficio che sino ad oggi esisteva solo sulla carta: dal 2007 il Comune di Roma non ha mai segnalato nessuna operazione anomala.
La georeferenziazione dei reati
L’altra novità annunciata dal ministro Piantedosi, oltre alla Polmetro, è la georeferenziazione dei reati. Roma è già attiva, i dati sono in possesso soprattutto dalla Polizia che utilizza una banca dati, lo Sdi, non accessibile alla Polizia municipale.
Si vuole proporre un protocollo per uno scambio di informazioni per alcune tipologie di reati, come i furti in appartamento o le violenze sessuali, per cui è fondamentale conoscere la zona, l’ora, le modalità, la presenza di portinerie o videocamere.
Di contro, Roma già possiede la mappatura georeferenziata sia degli insediamenti sia delle discariche abusive, che si è impegnata a consegnare alla prefettura. Sovrapporre le due mappe aiuterà a risolvere le situazioni in cui convivono i due fenomeni, dove è più alto il pericolo di incendi. Si sta anche predisponendo un piano per monitorare il territorio e bloccare in tempo reale coloro che scaricano abusivamente i rifiuti.
Maria Facendola