Il Bayern Monaco, la squadra di calcio più titolata di Germania, prossima avversaria dell’Inter nei quarti di Champions League, compie quart’anno 125 anni di attività. Per festeggiare la ricorrenza la società ha deciso di promuovere come inno ufficiale da far risuonare prima di ogni partita casalinga Immer vorwärts FC Bayer. La canzone fa parte da tempo del repertorio degli ultrà ma ha una particolarità. La musica è una canzone italiana di cinquant’anni fa: Montagne verdi.
Scritta da Gianni Bella su testo di Giancarlo Bigazzi Montagne verdi fu portata nel 1972 al Festival di Sanremo da Marcella Bella. Risultata soltanto 7a in finale, la canzone fu poi premiata dal pubblico. Il 45 giri del brano vendette quell’anno oltre 500mila copie.
Il nuovo inno del club tedesco è stato registrato a dicembre, dopo la vittoria contro l’Heidenheim per 4 a 2. La prima strofa recita «Per sempre forza Bayern. Campioni di Germania, orgoglio di Monaco. Noi vogliamo celebrarti in ogni stadio, noi siamo i tifosi del Bayern. Come abbiamo fatto per oltre cento anni, lo faremo fino alla morte. Il nostro club: Fc Bayern, nei colori bianco e rosso».
Il tenore Jonas Kaufmann canta in italiano
In occasione dell’esordio ufficiale del nuovo inno all’Allianz Arena, Immer vorwärts FC Bayer è stato cantato in coro da circa 8mila tifosi della Südcurve.
A sorpresa, dopo l’«oh, oh, oh» del ritornello, il tenore Jonas Kaufmann ha intonato la seconda strofa in italiano, declinata al maschile: «Il mio destino è di stare accanto a te/Con te vicino più paura non avrò/E un po’ bambino tornerò».
Non sappiamo se gli ultras del Bayer canteranno anche la parte in italiano, aiutandosi con la lettura sul grande schermo, o se si limiteranno alla strofa in tedesco. Certo è che, sorprendentemente, il testo non stona con l’atmosfera di una curva di uno stadio di calcio.
Marcella Bella con un post su Instagram si è detta emozionata nello scoprire la versione calcistica di Montagne verdi e ha ringraziato i tifosi del Bayern «per aver fatto rivivere uno dei suoi più grandi successi».
Stefano Chirico