Matite colorate, pastelli a gesso e a olio sono i materiali più comuni per il disegno con il colore.
Usati sin dalle elementari dai bambini nelle mani di un artista possono comunque portare a risultati notevoli.
Oggi sembra che si insista più a mostrare ai ragazzi l’aspetto teorico del campo artistico piuttosto che lasciarli sperimentare.
Disegnare con spontaneità e far uscire fuori la propria creatività è molto importante. Ricordo con piacere le mie esperienze alle scuole medie e tengo ancora da parte il bellissimo manuale «Creatività ed espressione».
Le principali tecniche
Le matite colorate e i pastelli a cera sono due mezzi semplici da utilizzare quando non ci si vuole sporcare e si desidera schizzare qualcosa.
Più complessa la tecnica coi pastelli a gesso che possono essere anche lavorati con le dita.
Utilizzati nel passato dai ritrattisti, come ad esempio Jean Etienne Liotard, i pastelli a gesso necessitano, una volta terminato il lavoro, di essere fermati sulla carta con un fissativo.
I pastelli a olio per la loro caratteristica di pastosità sono quelli che si avvicinano maggiormente alla pittura vera e propria e permettono grandi possibilità espressive.
Prendiamo in esame la maniera di lavorare con il colore di due grandi artisti: Oskar Kokoschka e Ennio Morlotti.
Oskar Kokoschka
Oskar Kokoschka (1886-1980) è stato un pittore austriaco tra i principali esponenti dell’espressionismo interpretato in modo aderente alla realtà, notevoli i suoi ritratti. Qui si riportano due disegni a matite colorate.
Nei suoi viaggi egli portava con sè in una tracolla un piccolo album e le matite per eseguire il suo lavoro di studio dall’antico, statue e monumenti greci e romani.
Ennio Morlotti
Ennio Morlotti (1910-1992) è stato uno dei protagonisti della pittura italiana del secondo novecento.
Parallelamente ai suoi oli di forte impatto coloristico egli utilizzava i pastelli ad olio per studiare quelle che sarebbero state poi le opere su tela.
Qui dell’artista si riporta un nudo, uno dei temi che egli maggiormente ha trattato anche con la pittura ad olio.
Luigi Caflisch